PROSSIMI APPUNTAMENTI e INFO

30.9.09

Lunedì 5 ottobre h 20.40 c/o Circolo dei Lettori (via Bogino 9, Torino)


Michele Di Mauro & D.J. Vespa
in

R I M B A U_D.J. P A R T Y




poesia in musica per il nostro caro amico Arthur






60 poetici minuti come tracce di una discesa nell’inferno e nei paradisi di Arthur Rimbaud




una voce
Michele Di Mauro



la musica
Fabrizio Vespa






Ingresso: € 5


Il Circolo dei Lettori è a Palazzo Graneri della RocciaVia Bogino, 9 - Torinoinfo@circololettori.it

Venerdì 2 ottobre 2009 c/o Cinema Ambrosio ore 18.40

In otto a vedere Baarìa tra neo-universitari, stavolta tutti ex alfierini (Elena Crolle con ragazzo, Claudia Schettini, Federico Garino e Alberto Zanello che ha proposto il film), e un alfierino (Marco Veglio) con i proff. Coppola e Debarbieri), un affresco corale sulla memoria collettiva che diventa un omaggio al cinema del passato
Consigliato: Sì*media giudizi di pubblico, critica e dizionari.
Un film di Giuseppe Tornatore. Con Francesco Scianna, Margareth Madè, Nicole Grimaudo, Angela Molina, Lina Sastri. Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Gaetano Aronica, Alfio Sorbello, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Nino Frassica, Laura Chiatti, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Giorgio Faletti, Corrado Fortuna, Paolo Briguglia, Tony Sperandeo, Monica Bellucci, Leo Gullotta, Franco Scaldati, Gabriele Lavia, Raoul Bova, Luigi Maria Burruano, Aldo Baglio, Elena Russo, Beppe Fiorello, Marcello Mazzarella, Donatella Finocchiaro, Sebastiano Lo MonacoGenere Drammatico produzione Italia, Francia, 2009. Durata 150 minuti circa.



di Giancarlo Zappoli







La storia di una famiglia siciliana che prende le mosse dal ventennio fascista in cui Cicco, sin da bambino apertamente contestatore, è un pastore che ha la passione per la letteratura epica. Suo figlio Peppino, cresciuto durante la guerra, entrerà nelle file del Partito Comunista divenendone un esponente di spicco sul piano locale e riuscendo a sposare, nonostante la più assoluta opposizione della famiglia di lei, Mannina che diventerà madre dei loro numerosi figli che saranno comunque considerati da alcuni sempre e comunque ‘figli del comunista'.Tornatore riprende a narrare della terra che ama, la Sicilia, e lo fa con un affresco collettivo che abbraccia numerosi decenni della storia del secolo scorso. Lo fa con quel piglio che a tratti travalica nell'enfasi che ormai gli è proprio quando torna cinematograficamente a varcare lo Stretto di Messina (e che gli procura tante critiche) ma anche con la sincera voglia di fare cinema a tutto campo. Fare cinema si traduce per lui in un omaggio consapevole e dichiarato a quanti lo hanno preceduto (qui in modo particolare a Sergio Leone ma non solo) senza però rinunciare a un proprio stile narrativo che procede per accumulo di immagini e di situazioni. È una corsa contro il tempo quella che ci viene proposta sin dall'inizio con la figura del bambino che apre il film. Corsa contro il tempo che cancella una memoria collettiva che sembra progressivamente non esistere più e che Tornatore vuole restituirci scegliendo la via della spettacolarità rivolta al pubblico più vasto possibile. C'è una scena in cui Peppino torna a Bagheria dopo essere emigrato per lavoro a Parigi. Ha ancora in mano la valigia e un gruppo di suoi conoscenti, incontrandolo, gli chiede per dove stia partendo. Nessuno di loro si è accorto della sua assenza. Oggi ben pochi sembrano accorgersi della perdita della conoscenza di un passato recente in cui umiliazioni, lotte e parziali vittorie lasciavano segni profondi nella collettività. Segni che, come l'affresco sulla volta della chiesa, 'dovevano' essere cancellati. Ma ciò che al regista sembra premere ancor di più è il mostrare come il retaggio di un passato di tradizioni ormai incancrenite nella società non sia stato ancora superato nella realtà sociale siciliana e non solo. La sequenza dell'assessore all'urbanistica non vedente che si fa portare i piani regolatori in plastico e li apprezza solo dopo aver intascato l'ineludibile mazzetta è di quelle che si ricordano. Così come (pur nel caleidoscopio a tratti pensoso e a tratti decisamente macchiettistico della miriade di personaggi che attraversano la scena) resta presente, nello scorrere degli anni e delle vicende, la pessimistica sensazione di una sorta di atavica maledizione a causa della quale le uova rotte e i serpenti neri finiscono col far parte del passato, del presente e del futuro di una terra che ha bisogno di una frattura traumatica per poter liberare una volta per tutte una vitalità creativa che certo non le manca.

A seguire

29.9.09

Giovedì 1 ottobre 2009 ore 20.40 c/o Fabbrica delle E (corso Trapani 91/b, Torino)


Incontro con

Giancarlo Caselli

Luigi Ciotti


Un ringraziamento a Francesca Rossi (Liceo Alfieri, TO), assistente-collaboratrice e referente di LC QUINTILIANO, e a Eleonora Casassa (Liceo Giusti, TO), ai numerosi studenti del Liceo Alfieri e del Liceo Giusti (Jacopo, Alberto, Lorenzo e tutti gli altri), che con i proff. Coppola, D'Ambra, Debarbieri e Monforte (che ha letto e interpretato, in modo straordinario, un brano del libro), hanno partecipato all'incontro.

Alcuni frammenti video che si trovano sul canale LcQUINTILIANO TV http://www.youtube.com/watch?v=AyZMnb2BTNU&feature=channel_page

22.9.09

23-27 settembre 2009: Lc Quintiliano a Torino Spiritualità



Torino Spiritualità. Domande a Dio. Domande agli uomini, appuntamento di rilievo nazionale e internazionale, si terrà dal 23 al 27 settembre 2009 nei luoghi più suggestivi della città.
Promosso dal Comitato Organizzatore di Torino Spiritualità e da Il Circolo dei Lettori con la supervisione di Alberto Melloni e la consulenza del Comitato del Pensiero e di Ricerca, con il sostegno della Città di Torino, della Regione Piemonte, della Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT, Torino Spiritualità si propone anche quest’anno come laboratorio di riflessione, dialogo e confronto per condividere, credenti e non credenti, le grandi domande che attraversano l’esistenza umana e i temi etici che il mutamento del mondo ci pone.
Lectio magistralis, dialoghi, lezioni partecipate, seminari, spettacoli e concerti saranno, come nelle edizioni precedenti, la formula per indagare il



Dis-inganno



E' il tema scelto per l’edizione 2009. Tentativo di riconoscere, scoprire, denunciare la menzogna, di sciogliere il groviglio delle apparenze e andare oltre l’abbaglio delle illusioni, il disinganno - lo svelarsi di ciò che è dietro ciò che appare - verrà indagato come filo conduttore che intreccia le grandi tradizioni religiose, la filosofia, la storia, l’arte e l’aspirazione politica, come affannosa ricerca della verità propria dell’essere umano condotta attraverso la pratica spirituale, l’esercizio dell’introspezione e del pensiero.Quattro sezioni tematiche guideranno il percorso di approfondimento: Ascesi, Rivelazione, Vivere senza menzogna e Mistificazione.
In Ascesi. Abbandonare ciò che appare per ciò che è si indagherà il tentativo di arrivare alla sostanza delle cose attraverso la ricerca di un dialogo più intimo e raccolto con se stessi, che diviene un’autentica scelta di vita, talvolta estrema, come le esperienze di ascetismo religioso o la pratica della sobrietà e della misura come valori essenziali.In Rivelazione. Modifica del piano esistenziale, si discuterà il manifestarsi della verità come folgorazione spirituale o intellettuale, che muta radicalmente la prospettiva esistenziale, una voragine in cui si può sprofondare o momento fondamentale da cui ripartire.In Vivere senza menzogna. Aspirazioni individuali e politiche, si metteranno a fuoco le vie che conducono alla felicità individuale e collettiva. La via breve, quella di chi sceglie di guardare e non vedere, e si accontenta di credere che le cose accadano per miracolo o fortuna. E la via più tortuosa, quella di chi attraverso la dedizione, la partecipazione emotiva e la vigilanza intellettuale aspira all’autenticità dell’esistenza.Nell’ultima sezione Mistificazione. Occultare la verità, si discuterà della verità come dato mediato dalla coscienza e dunque camuffabile, suscettibile di manipolazione. Passando dalla mistificazione politica, all’uso strumentale della comunicazione, alla costruzione delle paure e di stereotipi collettivi, si vedrà come il Cio che è possa essere reso irriconoscibile e, a volte, addirittura cancellato.
A tentare qualche risposta, presentando percorsi inediti, ma soprattutto condividendo con il pubblico le domande e ponendone di nuove, saranno gli ospiti di Torino Spiritualità, voci molto diverse tra loro, ancorate a esperienze di fede, di ricerca, all’arte e alla passione politica.
Tra gli ospiti previsti:
Vittorino Andreoli, Ermanno Bencivenga, Enzo Bianchi, Pier Cesare Bori, Monika Bulaj, Don Virginio Colmegna, Giampiero Comolli, Duccio Demetrio, Iona Heath, Carla Gianotti, George Lakoff, Luciano Mazzocchi, Vittorio Messori, Salvatore Natoli, Michelangelo Pistoletto, Elena Pulcini, Giuseppe Ruggieri, Marco Vannini, Gianni Vattimo, Lech Walesa.
Nel ricco programma sono previsti incontri, lezioni, dialoghi, reading, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche.
Novità di quest’anno è una Scuola di otium meditativo, seminari esperienziali incentrati sui temi dell’indagine esistenziale, condotti da guide spirituali laiche e delle principali religioni.

L’immagine che accompagna l’edizione 2009 di Torino Spiritualità è il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.





Il nostro laboratorio ha partecipato ai seguenti incontri:



21.9.09

Martedì 22 settembre 2009 ore 19.15 c/o cinema Nazionale

Racconti dell'età dell'oro
Un film di Hanno Höfer, Cristian Mungiu, Constantin Popescu, Ioana Uricaru, Razvan Marculescu. Con Alexandru Potocean, Teodor Corban, Emanuel Parvu, Avram Birau, Paul Dunca. Viorel Comanici, Ion Sapdaru, Virginia Mirea, Gabriel Spahiu, Vlad Ivanov, Tania Popa, Liliana MocanuTitolo originale Amintiri din Epoca de Aur. Commedia, durata 100 min. - Romania, Francia 2009. - Archibald Enterprise
Scheda Cast Cinema News Trailer Poster Frasi Rassegna Stampa Pubblico Forum Chat Shop
MYmovies 2009 -







di Marianna Cappi






film 2009 Racconti dell'età dell'oro

Film collettivo alla maniera della commedia all'italiana degli anni di Risi e Monicelli

Cinque storie di ordinaria follia nella Romania straordinariamente provata di Ceausescu.



Storie di vita ordinaria in Romania sotto il regime comunista di Ceausescu. La visita dell'ispettore, la fotografia del leader da ritoccare, un maiale consegnato erroneamente vivo da tagliare, l'imbottigliamento dell'aria: cinque leggende urbane bizzarre, ridicole, commoventi. Sono I racconti dell'età dell'oro, quegli ultimi quindici anni di dittatura che hanno visto il paese in ginocchio per la fame e la povertà. Film collettivo alla maniera della commedia all'italiana degli anni di Risi e Monicelli, concepito collettivamente e non a staffetta, vede alla guida Cristian Mungiu, su tutt'altro registo rispetto a 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, che firma uno dei cortometraggi, in compagnia di Höfer, Marculescu, Popescu e Ioana Uricaru. Lirico all'esordio, grottesco in materia di comunicazioni di massa, poi comico e surreale, l'umorismo della disperazione (ma non nella disperazione, perché sono passati gli anni) prende di mira l'obbedienza cieca, le acrobazie di un popolo che s'impone di soddisfare le richieste più arbitrarie e teme l'assurdo (se il premier francese nella foto ha il cappello e Ceausescu no potrebbe sembrare un gesto di rispetto verso il capitalismo e non deve accadere). Il neorealismo è un modello presente ma parcheggiato a latere: le operette di Mungiu e colleghi cercano il riso; sembrano dire “non eravamo cattivi, solo un po' scemi, e ci alimentavamo a vicenda”; sono curate e talvolta furbette; guardano nello specchietto retrovisore, non sudano per l'urgenza. Eppure riescono a ridisegnare un mondo, mettendo in scena generazioni diverse e differenti reazioni, plaudendo in silenzio alla sana ironia dei giovani e scuotendo talvolta troppo affettuosamente la testa rispetto alla follia dei vecchi, spesso masochista. Contenitore ideale e raccordo tra gli episodi è l'immagine delle scale interne di un condominio, riprese da un'angolatura affacciata sul vuoto che suggerisce la vertigine di chi osserva e la distanza di chi si muove in senso contrario, in salita, sotto sforzo. L'immagine che questi Tales of the golden age restituiscono del loro paese di provenienza è in molti modi “corretta”, come la fotografia di Ceausescu: il colore della disperazione è stato limato fino a sparire, il carattere popolare enfatizzato. Ma la capacità di (far) sorridere è assodata e anche quella dietro la macchina da presa.
A seguire

Un bel film che LcQuintiliano consiglia a tutti. Una sola domanda: noi abbiamo visto solo quattro racconti; e il quinto (presumibilmente quello dell'imbottigliamento dell'aria)? Ora siamo curiosi...

16.9.09

Una grossa fetta di Torino coperta da Lc Quintiliano


Le proposte del nostro laboratorio culturale saranno, da quest'anno, sempre più diramate a Torino. Dal nord al centro-sud della città i referenti degli studenti e dei docenti si faranno portavoce delle proposte didattiche legate ad alcuni degli eventi culturali più significativi del territorio.
Saranno coinvolti alcuni studenti e docenti dell'Università Statale degli Studi di Torino, dell'Istituto Magistrale Statale Regina Margherita, del Liceo Classico Statale Vittorio Alfieri, del Liceo Classico Paritario Giuseppe Giusti, del Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti, e - una novità specifica del 2009-10 - del mastodontico Istituto Tecnico Industriale Statale Carlo Grassi (nella foto).

13.9.09

Lunedì 14 settembre 2009 PRIMO APPUNTAMENTO col CINEFORUM/SYMPOSIUM 2009-10: ore 20.15 c/o Cinema Empire

Vuoti a rendere


Un professore in pensione non si arrende e riconquista il piacere di vivere intrufolandosi nelle vite degli altri
Consigliato: Sì*media giudizi di pubblico, critica e dizionari.
Un film di Jan Sverak. Con Zdenek Sverak, Tatiana Vilhelmová, Daniela Kolarova, Alena Vránová, Jirí Machacek. Miroslav Táborský, Martin Pechlát, Nella Boudová, Jan Budar, Pavel Landovský, Filip Renc, Jirí Schmitzer, Ladislav Smoljak, Vera Tichánková, Ondrej Vetchy, Jan VlasákGenere Commedia produzione Repubblica ceca, Gran Bretagna, 2007. Durata 100 minuti circa.




L'anziano Josef scopre che non è mai troppo tardi per essere gentile con gli altri e con la vita stessa.






di Marianna Cappi

Joseph è un insegnante di sessantacinque anni che non va più d'accordo con la scuola e si ritira, ma, incapace di starsene tutto il giorno in casa con la moglie, si ricolloca prima come corriere su due ruote e poi come responsabile del ritiro delle bottiglie vuote in un supermercato. Nonostante lo scetticismo della consorte, il lavoro non solo non lo umilia ma, al contrario, lo appassiona e i clienti lo incuriosiscono al punto che – complice una naturale predisposizione alla fantasticheria - Joseph comincia ad intromettersi nelle loro vite.I Vuoti a rendere di Jan Sveràk, ultimo atto della trilogia scritta ed interpretata da suo padre Zdenek, non sono tanto i pensionati dell'età di Joseph, ai quali talvolta non resta che aspettare la resa al Creatore, ma gli onesti (trasparenti) personaggi che lo circondano e che il destino pare aver dimenticato di riempire di occasioni, offrendo un inatteso quanto gratificante secondo lavoro a Joseph, che s'improvvisa a sua volta creatore di storie e di relazioni. Il doppio ruolo di attore e sceneggiatore di Zdenek Sveràk si unifica in questo modo anche all'interno del film, non senza autoironia (spunta ad un certo punto un enorme pallone gonfiato) e non senza piacevoli scorrettezze (giustificato anagraficamente nella sua crescente disinibizione, Joseph quasi solidarizza con l'uomo che ha lasciato sua figlia e suo nipote per accasarsi con una nuova e insaziabile compagna).La trasgressione vera non è un colore di questa tavolozza, ma l'umorismo è efficace e intelligente, il ridicolo evocato e brillantemente dribblato, il patetico pienamente dominato e non più sfruttato. Gli autori superano così i difetti ancora presenti in Kolja e consegnano un film dall'assunto sentimentale e dallo sviluppo semplice, che sembra rubato alla vita e invita a fare esattamente questo: vale a dire a non limitarsi ad attendere l'estate perché fa caldo e poi l'inverno perché non ci sono le mosche, ma ad impossessarsi del timone della propria esistenza e a farne un piccolo film, anche inverosimile o grottesco, l'importante è che lo suggerisca il desiderio. (da mymovies)
a seguire

11.9.09

A Palermo la 15a Settimana Alfonsiana (19-27 settembre 2009)

SEGNALAZIONE
http://www.santalfonsopalermo.it/sito/settimana-alfonsiana/



“Se non diventate come i bambini non entrerete nel regno dei cieli.”



SABATO 19 SETT. ORE 21:00
Concerto


Gigi Borruso attore



DOMENICA 20 SETT. ORE 21:00
Concerto



LUNEDI 21 SETT. ORE 17:00
Padri Redentoristi via Badia 52
Gianrico Carofiglio senatore della Repubblica
Nino Fasullo direttore della rivista Segno
Luisa Muraro Università di Verona
Grazia Tagliavia Università di Palermo



MARTEDI 22 SETT. ORE 17:00
Padri Redentoristi via Badia 52
Ignazio Marino senatore della Repubblica
Mauro Pesce Università di Bologna



MERCOLEDI 23 SETT. ORE 17:00
Padri Redentoristi via Badia 52
Gabriella Caramore conduttrice Rai di Uomini e Profeti
Paolo De Benedetti docente di Antico Testamento
Gad Lerner giornalista e scrittore



GIOVEDI 24 SETT. ORE 17:00
Padri Redentoristi via Badia 52
Massimo Cacciari sindaco Venezia
Francesco Chiovaro medievista
Silvia Giacomoni giornalista e scrittrice



VENERDI 25 SETT. ORE 17:00
Padri Redentoristi via Badia 52
Rosy Bindi deputato nazionale
Paolo Ricca Facoltà Teologica Valdese



SABATO 26 SETT.
Concerto
Claudio Collovà



DOMENICA 27 SETT.
Concerto



I concerti si svolgeranno presso il Conservatorio di Palermo e Villa Malfitano.

8.9.09

Giovedì 10 settembre 2009 c/o Cinema Nazionale h. 19.40

un'immagine-ricordo dell'ultimo Cineferiae di questa estate con gli studenti dei Licei Alfieri, Giusti e dell'Università degli Studi di Torino, dopo la visione del film
"VIDEOCRACY - Basta apparire"

Un documentario sul potere mediatico di Berlusconi. (Quasi) nulla di nuovo per chi vive in Italia

di Giancarlo Zappoli

La nascita di uno scenario politico-mediatico che ruota attorno alla figura del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi attraverso eventi che sembrano già datati nel momento in cui se ne studiano le conseguenze.

Un documentario che, a partire dalla trasmissione di uno strip casalingo di una delle prime televisioni private, affronta il tema del potere della televisione in Italia grazie a materiale di repertorio, a interviste esclusive a Lele Mora e a Fabrizio Corona e alla storia di un giovanotto fortemente intenzionato a diventare il Van Damme cantante della televisione. Diciamolo subito a scanso di equivoci: per il pubblico italiano (sia che sia favorevole o sia che sia contrario a Berlusconi e al suo mondo) non c'è nulla di nuovo sotto il sole tranne qualche gustoso particolare di cui diremo. La vetrina veneziana diventa invece importante come trampolino di lancio per un reportage che batte bandiera svedese e che, quindi, può circolare all'estero. In quelle sedi oltre confine Videocracy potrà trovare la sua giusta collocazione e contribuire a un dibattito sulla situazione italiana. Per quanto ci riguarda più da vicino, più che il Berlusconi sempre più orgogliosamente autoreferenziale che gli schermi televisivi ci propongono quotidianamente, risultano interessanti le vanità svelate con la guardia più abbassata del solito (si tratta di una produzione ‘nordica' no?) di Mora e Corona. Mora, dal candore che lo circonda (tutto è bianco intorno a lui nella sua villa in Sardegna) tira fuori l'anima nera che ha dentro con grande semplicità. Il suo cellulare di ultima generazione non solo suona “Faccetta nera” ma propone un video di montaggio in cui a immagini di Mussolini si alternano svastiche e altri aberranti simboli. Visto che vanta, non smentito, una grande amicizia con il premier c'è materia su cui meditare. Corona invece si dichiara, con quella spavalderia proterva che gli si legge nello sguardo, un “Robin Hood” di nuova generazione. Ruba ai ricchi per dare a se stesso. Si esibisce nudo allo specchio e si fa riprendere mentre conta centinaia di euro. C'è poi l'illuso di turno che troverà meno del quarto d'ora di celebrità di warholiana memoria a “X-Factor”. Ma il ritornare su di lui a più riprese finisce con il far perdere di mordente all'intera operazione. Perché di suoi epigoni è ricco l'universo mediatico europeo e mondiale. I “Grandi Fratelli” (purtroppo) non esistono solo in Italia.

da mymovies

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SEDE via Filadelfia, 42 - 10134 Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

collegamento con Q TV

https://www.youtube.com/watch?v=IFy741kbxrQ

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione SEDE ATTUALE: via Filadelfia, 42 Torino Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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