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14.3.11

TORINO PRIMA CAPITALE D'ITALIA: inizia la memoria del 150° anno dell'Unità nazionale

Il sito di Quintiliano pubblica gli interventi dei soci e di quanti vogliono contribuire a tener desta la memoria dell'evento







150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA: COME SIAMO ARRIVATI FIN QUI
Mancano ormai pochi giorni alla celebre data del 17 marzo in cui in tutta la Nazione si terranno i festeggiamenti per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia; si tratta comunque di un evento storico che ha dato vita ad un forte dibattito specie negli ultimi anni: le parti del dibattito sono composte da una parte dai difensori dell'identità e dell'unità nazionale che ha avuto seguito quel 17 marzo 1861 in cui il Parlamento Subalpino proclamò la nascita del Regno d'Italia con Vittorio Emanuele II di Savoia eletto sovrano e la città di Torino come capitale del Regno, dall'altra parte vi sono i secessionisti di varie fazioni territoriali (padani al Nord, indipendentisti di ispirazione borbonica al Sud ed autonomisti sudtirolesi al Nord-Est) che sostengono la falsità di tale vicenda storica.
Considerata l'importanza dell'evento, io sono pienamente convinto che invece di un dibattito composto da opinioni sostenute da schieramenti opposti sia necessaria una riflessione di tipo storico e non politico, non tanto sugli eventi storici in sè quanto sui personaggi che, nel corso dei secoli, hanno fatto in modo che si arrivasse fino ad oggi.
La riflessione che pongo parte ben prima degli anni del Risorgimento e vede citati personaggi appartenenti a diverse epoche, ossia Dante Alighieri, Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Camillo Benso Conte di Cavour e Gabriele D'Annunzio.
 
Si parla di Dante Alighieri in quanto molti letterati sostengono che egli sia stato colui che sin dalla sua epoca aveva già pensato all'Italia come ad un territorio che dovesse essere unificato da un'unica lingua, ossia con la pubblicazione nel 1304 del "De Vulgari Eloquentia" in cui Dante affrontò il problema della lingua volgare ed esortò le élites culturali ad un impegno letterario-umanistico per rilanciare la lingua volgare affinché divenisse una lingua illustre parlata in tutta Italia.

Per quanto riguarda Giuseppe Mazzini invece, perché quando egli fondò la Giovine Italia nel 1831 divenne portatore di quei valori (Dio, Popolo, Patria e Umanità) che contribuirono a costruire l'Italia come una Nazione indipendente, libera e repubblicana gettando quindi le basi per lo Stato unitario nazionale italiano.

Inoltre possiamo dire a tutt'oggi che la figura politica di Mazzini è quella di una "socialista nazionale", cioè non un socialista di stampo marxista in quanto Mazzini concepì la lotta politica non come "lotta di classe" ma come la "lotta di un popolo che, indipendentemente dalle appartenenze sociali, combatte per la propria indipendenza ed autodeterminazione come Stato Nazione", peraltro Mazzini si differenzia da Marx per la sua visione romantica, spirituale e profetica della storia e quindi anche per il suo giudizio su Dio e il Cristianesimo contrapponendosi di fatto al materialismo storico di Marx.
 

Ovviamente tra i "padri delle Patria" non possono non essere ricordati Giuseppe Garibaldi (l'eroe dei due mondi), Vittorio Emanuele II  e Camillo Benso, conte di Cavour. 

Garibaldi, partendo dalle spiagge della Liguria nel 1860, conquistò il Regno delle Due Sicilie sbarcando con i Mille a Marsala ed incontrò il re Vittorio Emanuele II che giunse a Teano dopo aver sconfitto le truppe dello Stato Pontificio godendo dell'appoggio politico di Camillo Benso Conte di Cavour.









 



L'Italia unita iniziò il XX secolo nonostante dovessero ancora essere annesse ad essa i territori della Venezia Giulia, dell'Istria, della Dalmazia e della città di Fiume; pertanto quando si parla del versante orientale italiano non si può non ricordare un altro personaggio simbolo del completamento dell'unificazione italiana, ossia, il "vate" Gabriele D'Annunzio.


D'Annunzio è passato e rimarrà nella storia per la storica impresa, insieme agli Arditi ed alla reggenza del Carnaro, dell'occupazione della città di Fiume dal 1919 al 1921; impresa che avvenne in segno di protesta contro lo Stato italiano che subì la "vittoria mutilata" stabilita, al termine della Prima Guerra Mondiale, dalla Società delle Nazioni con il Trattato di Versailles del 1918 il quale concesse all'Italia il Trentino, l 'Alto Adige, la Venezia Giulia e l'Istria ma gli negò la sovranità sulla città di Trieste, sulla Dalmazia e sulla città di Fiume. Nel particolare, bisogna anche ricordare quei soldati dell'esercito regio italiano che, durante la Prima Guerra Mondiale, combattendo sul Carso, sul Piave e sul Monte Grappa fermarono l'offensiva dell'esercito austro-ungarico.
Le storie dei personaggi e degli eventi citati fin qui dimostrano come la storia d'Italia sia una storia lunga secoli, sin dal Medio Evo, e che smentisce con ogni fatto tutti coloro che tentano di confutarla: leghisti col mito della Padania, borboni con il mito del Sud indipendente e sudtirolesi che rivendicano la loro appartenenza all'Austria e alla Germania ignorando i grandi progressi di civiltà che vennero fatti, ad opera dell'Italia, dalla città di Bolzano.
Altro aspetto importante che riguarda lo storico evento del centocinquantenario dell'Unità d'Italia è il fatto che tale data sembra non essere vissuta nella sua compleata essenza ma soltanto con la retorica, e ciò è dimostrato con il fatto che oggi l'italiano medio (spesso definito "italiota") si sente italiano soltanto quando la Nazionale Italiana di calcio gioca le partite, magari senza cantare l'inno di Mameli ma muovendo solo le labbra e pure sventolando la bandiera tricolore persino dal lato sbagliato.

Invece il messaggio che l'Italia e gli italiani dovrebbero cogliere da questo appuntamento storico è quello di sentirsi italiani non solo durante le gare sportive quando gioca la Nazionale e non solo durante le ricorrenze storiche, ma anche durante la vita di tutti i giorni (a scuola, all'università, al lavoro, in famiglia e in qualsiasi altro ambito della vita quotidiana).
Soltanto in questo modo l'Italia e gli italiani potranno uscire a testa alta da una realtà cupa e deprimente quale si sta dimostrando quella della società globale ormai avvolta da una crisi economica, sociale e geopolitca che ne sta caratterizzando il declino.
La crisi economica e sociale, causata da quella mentalità perversa in cui la dignità umana viene sacrificata a beneficio del dio denaro, ha creato un pensiero omologante che, negli ultimi decenni, ha indebolito fortemente le comunità nazionali di tutta Europa e dovrebbe essere quindi preciso obbiettivo della comunità nazionale italiana uscire da questa sfera e da questa realtà.

La crisi geopolitica che da mesi sta travolgendo i paesi del Mediterraneo dimostra come la potenza mondiale degli Stati Uniti e il suo alleato principale (la NATO) siano in crisi e dimostra anche come gli equilibri mondiali stiano cambiando radicalmente a vantaggio di una superpotenza mondiale in ascesa quale la Cina, il quale dominio rischia di sottomettere tutto il Vecchio Continente; anche in questo caso l'Italia (e anche l'Europa) dovrebbero approfittare della situazione per recuperare quell'autonomia politica, economica e sociale perduta negli ultimi decenni con l'affermarsi del mito della globalizzazione, soltanto così l'Italia potrà tornare ad essere in futuro uno Stato Nazione libero, indipendente e fiero della propria identità storica e culturale.

Ario Corapi
Università degli Studi di Torino
Facoltà di Scienze Politiche

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Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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