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9.4.09

Quelle 400 scosse ignorate

L'AQUILA - I nomi dei colpevoli forse sono sepolti con le vittime, quei sette o nove o undici ragazzi morti. Sono nascosti fra le macerie, nei fascicoli inghiottiti come i cadaveri, nelle carte che raccontano la storia di questi cinque piani che non ci sono più: la casa dello studente dell'Aquila, un palazzo che ora non ha più nemmeno un padrone. È una delle fosse comuni dell'Abruzzo squarciato, una delle vergogne della città fatta con la sabbia. Ricordatevi questo indirizzo: via XX Settembre 46. Ricordatevi il numero civico e anche la strada. E' quello del primo palazzo di una strage annunciata. Quattrocento sono state le scosse dal mese di gennaio alla maledetta notte di domenica e nessuno ha mai mandato un tecnico, un ispettore, un geometra a fare una perizia in quelle camerate che in pochi secondi sono cadute giù. Quattrocento scosse e neanche un sopralluogo, una foto dei luoghi, la ricerca di una crepa, di un muro storto. "In questi tre mesi non abbiamo mai visto nessuno della Regione e nessuno della Protezione civile o dei vigili del fuoco", dice Luca D'Innocenzo, il presidente dell'Asdu, l'Azienda per il diritto agli studi universitari che fino a tre giorni fa gestiva la "casa" dell'Aquila e oggi piange Davide, Angela, Luciana, Michelon, Alessio, Chiara, Francesco e forse altri quattro degli studenti che abitavano lì. Il palazzo è un cumulo di pietre. Era alto una ventina di metri, aveva una cinquantina di stanze e centodiciannove posti letto, una mensa, una sala per i computer e un'altra per le riunioni, gli uffici amministrativi, i locali dello sportello per il pubblico. Una parete è scivolata trascinandosi tutto il resto. Una fatalità? Una sventura che si sarebbe potuta evitare? "Da due giorni e due notti mi chiedo perché non ho fatto chiudere tutto e mandato via gli studenti, ma non potevo mai immaginare e poi, poi - lo ripeto - non c'è stato nessuno che ci aveva messo in allarme", spiega ancora Luca D'Innocenzo mentre ricorda uno per uno i suoi ragazzi morti.
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La casa dello studente è uno scandalo dell'Abruzzo terremotato per quello è accaduto prima e per quello che sta accadendo dopo. Prima, per i "controlli" che non ci sono stati. Dopo, per quel palazzo che ora nessuno riconosce come suo. "E' di proprietà della Regione", assicura il presidente della casa dello studente. "E' dell'Asdu", ribatte l'assessore regionale ai Lavori Pubblici Angelo Di Paolo. E precisa ancora l'assessore: "Mi sono appena informato con il dirigente generale del demanio, è sicuro al cento per cento: la casa dello studente non è della Regione ma di quell'ente". Nessuno vuole le macerie con i suoi morti. In verità, anche se non lo sa, è la Regione Abruzzo che da quindici anni è la sola proprietaria del palazzo che è diventato una tomba. La legge è la numero 91 del 6 dicembre 1994, quella che scioglie le Opere universitarie e trasferisce le competenze alla Regione. All'articolo 16 c'è scritto tutto: "alle aziende che gestiscono le case dello studente in Abruzzo è concesso l'uso gratuito dei beni immobili di proprietà della Regione". E' uno dei tanti paradossi di questo terremoto, ancora tanto da svelarsi per i danni che ha provocato. Così smisurati, così facilmente. E' però tutta la storia del palazzo che non c'è più e di quegli altri che aveva attorno a custodire dentro di sè il mistero dei crolli totali, di quei cinque o sei edifici che si sono sfarinati in uno spazio di ottocento metri, che sono caduti come birilli. In quella via XX Settembre, in via Iacobucci, all'angolo fra via Rossi e via Sant'Andrea, giù a Villa Poggio. Una linea, la direttrice della morte. Il terremoto ha ucciso lì, nella città dell'Aquila. Sono tutti "a norma" quei palazzi. Così rispondono in tanti: tecnici, ingegneri, funzionari del Comune."A norma", a norma di sparire in un attimo, di diventare detriti in un colpo. Cinque o sei si sono frantumati, altri otto o nove hanno subito danni strutturali importanti. Lì, soltanto lì dove c'è anche la casa dello studente, il terremoto è stato assassino. Zona lottizzata nei primi Anni Sessanta, destinata a edilizia residenziale, ha fatto la fortuna di molti palazzinari. Hanno costruito dappertutto su quella montagnetta. Il palazzo dove poi è finita nel 1980 la casa dello studente è stato ultimato nel 1965, usato come deposito di medicinali dagli Angelini - solo omonimi da quell'Enzo Angelini delle cliniche che un anno fa se l'è cantata sulle tangenti della Sanità e sull'ex governatore Ottaviano Del Turco - e poi sistemato per farci dormire i ragazzi. Chiuso dal 1998 per una ristrutturazione interna, nel settembre del 2001 ha riaperto. E' rimasto in piedi fino a quando è arrivata la notte fra domenica 5 e lunedì 6 aprile 2009. "Io penso che tutta la tragedia sia probabilmente da ricercare in quella lontana lottizzazione", dice ancora il presidente della casa dello studente Luca D'Innocenzo. Parla di piloni che affondano a livelli diversi del terreno, di leggi antisismiche che al tempo dei lavori non c'erano, di segnali premonitori mai avvertiti. E ancora: "Quelli della Regione non si sono fatti sentire neanche due giorni dopo il terremoto e dopo tutti quei morti". L'unica ispezione che è agli atti - ma anche quelle relazioni sono scivolate tra le pietre - è stata eseguita dall'architetto Pietro Sebastiani, il capo dell'ufficio tecnico interno alla casa dello studente dell'Aquila. Ammette lui, candidamente: "Ma io di queste cose non ne capisco niente, mi sono limitato a fare un giro per la struttura e mi è sembrato tutto a posto". L'ufficio tecnico interno sovrintende in effetti alla "piccola manutenzione": il cambio di una lampadina, la riparazione dello scarico di un cesso, una parete da ridipingere. Dopo quelle quattrocento scosse non poteva essere l'architetto Pietro Sebastiani a scoprire un pericolo piccolo o grande nel palazzo. Dopo quelle quattrocento scosse, altri sarebbero dovuti entrare nella casa dello studente dell'Aquila e perlustrare una per una le cinquanta stanze. Ma nessuno l'ha fatto. Nessuno. Poi è venuto giù tutto. E anche venti metri più avanti, anche cento metri più indietro. Ricordatevi questo indirizzo: citta dell'Aquila, via XX Settembre.








Attilio Bolzoni







da La Repubblica







del 9 aprile 2009










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Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

collegamento con Q TV

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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