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29.8.10

ESTATE A RIFLETTERE SU... Giorgio Balmas

Giorgio Balmas

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giorgio Balmas (Torino8 giugno 1927 – 15 dicembre 2006) è stato un politico e intellettuale italiano.

Biografia 

Giorgio Balmas fondò l’Unione Musicale (in un primo tempo “studentesca”) nel 1946 mentre non ancora diciottenne frequentava la seconda liceo classico al “Cavour”. La diresse per trent’anni. Preparò stagioni concertistiche a Ivrea, dal 1960 al 1976, prima per il circolo Eporediese e poi per la società musicale del Centro Culturale Olivetti. Oltre alle normali stagioni tradizionali, organizzò dal 57 al 64 otto incontri internazionali di cori universitari e alcuni incontri con la musica contemporanea. Fu a lungo membro della Commissione Centrale Musica e Roma, presso il Ministero del Turismo e Spettacolo. Insegnante per circa quarant’anni, eletto Consigliere Comunale a Torino nel 1975 fu Assessore per la Cultura per due tornate amministrative.
Nel 1976 avviò gli spettacoli nei parchi detti “Punti verdi”, nel 1978 il festival “Settembre Musica”. Strutturò l’Assessorato per la Cultura, fino ad allora inesistente come assessorato a sé, apri biblioteche decentrate, organizzò mostre, curò importanti attività didattiche. Chiamato in seguito da Cesare Romiti ad occuparsi dei concerti del Lingotto, preparò due importanti stagioni presso l’Auditorium di Renzo Piano (1995/96 e 1997).
Eletto nel 1997 per la quarta volta Consigliere Comunale a Torino fu, per brevissimo tempo, Presidente della Commissione Cultura prima di essere nominato Sovrintendente del Teatro Regio, carica che ricoprì sino alla scadenza del mandato consiliare. In più di 50 anni di attività organizzativa ha complessivamente firmato 57 stagioni di concerti per un totale di 1386 manifestazioni.
Jacques Lang lo ha nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica francese nel 1984. Nello stesso anno ha ottenuto il Premio Franco Abbiati della Critica Musicale Italiana.
Dall’ ottobre 2004 al febbraio 2006 è stato Presidente dell’Istituto Musicale Città di Rivoli. Qui ha organizzato, presso la Maison Musique, una serie di incontri di cori amatoriali piemontesi raccogliendo in concerto ventuno cori piemontesi e il coro gemellato di Montelimar; ha portato all’Istituto nella serie “Convergenze parallele : musica e vita”, undici personalità della musica professionale e personalità varie, celebri per vari interessi culturali e operativi, che hanno parlato della loro esperienza (raccogliendo fondi per borse di studio dell’Istituto).
Ha curato insieme alla Provincia di Torino “Resistenza nella memoria” nel 60° anniversario della Liberazione, ha organizzato presso il Castello- Museo di Arte Contemporanea la serie “Sequenze” dedicata alla memoria di Luciano Berio che ha visto da parte di interpreti illustri l’esecuzione delle 15 Sequenze di Luciano Berio accoppiate a brani per lo stesso strumento composti per l’occasione e in prima esecuzione da giovani compositori italiani e stranieri.

Attività politica

Legato alla sinistra indipendente, fu assessore alla Cultura del comune di Torino durante il mandato di Diego Novelli, dal 1975 al 1985. Tra il 1990 e il 1992 fu consigliere comunale come indipendente, nelle liste del PCI. Fu rieletto consigliere nel 1997, con Rifondazione Comunista.

Attività culturale 

Di formazione umanistica, amante delle arti (usava anagrammare il suo nome con l'espressione ars imago globi) e dei principi illuministici, fra cui quello della tolleranza, inventò e promosse diverse importanti iniziative culturali della città di Torino.
Nel 1946, quando andava ancora al liceo, fondò l'Unione Musicale (inizialmente con il nome "Associazione Studentesca Amici della Musica"), di cui fu a lungo presidente. Come assessore della giunta Novelli (Balmas rifiutava la dizione assessore alla cultura, che indica un asservimento al potere, riconoscendo invece quella di assessore per la cultura, che esprime il ruolo di chi è al servizio della cultura), nel 1976 ideò i Punti verdi, appuntamenti estivi, di tipo culturale, letterario, musicale e artistico, nelle principali zone verdi della città, e nel 1978 la più celebre rassegna internazionale Settembre Musica. Creò centri culturali e biblioteche comunali soprattutto nelle zone periferiche di Torino: l'esempio più eloquente è l'inaugurazione della Biblioteca della Falchera.
Fu tra i maggiori artefici dell'Auditorium del Lingotto di Torino e responsabile delle rassegne musicali.
Negli anni novanta fu sovrintendente del Teatro Regio di Torino.
Ha insegnato nel Liceo Giusti di Torino fino al 1999. In questa scuola, particolarmente amata da Balmas, continuano a rivivere le 'escursioni' a concerto, attraverso le iniziative del Laboratorio Culturale interscolastico LC Quintiliano, ispirato dal professore, e ideato dai suoi giovani colleghi.
Recentemente ha curato manifestazioni culturali varie nel vicino comune di Rivoli.

Curiosità 

Tre erano le passioni principali di Balmas: il paese di Scala (Salerno); la musica; l'insegnamento scolastico.

Voci correlate 

Collegamenti esterni 



Per questa pubblicazione su Wikipedia si accese un dibattito, che finì sul quotidiano LA STAMPA,  conclusosi con la votazione che consentì la pubblicazione della voce.


Di questa diatriba vogliamo qui riportare la conclusione, ossia la lettera che Cairo scrisse in risposta all'articolo comparso in precedenza sul quotidiano torinese nel quale erano riportate alcune dichiarazioni, non del tutto raffinate e poco lusinghiere, in riferimento alla voce da lui creata.








Risposta mia alla diatriba su Balmas 

In riferimento all'articolo comparso su La Stampa il 21/12/06 circa la più o meno giustificata enciclopedicità della voce "Giorgio Balmas", riportata su Wikipedia, voglio sottolineare che essa è frutto di una MIA idea e che prima del 12/08/06 nessuno dei soloni che popolano l'intellighenzia torinese vi aveva ancora pensato. I veri signori dovrebbero rispettare la precedenza. Vorrei comunque esprimere la mia gratitudine innanzitutto a Wikipedia, che ha votato per la non cancellazione della voce da me redatta; poi a TerrayLibertad, per aver posto la questione a suo tempo e aver così contribuito, a suo modo, alla memoria di Giorgio Balmas; infine al quotidiano La Stampa, per aver seguito il caso. Non vorrei però tralasciare di ringraziare Claudio Merlo, che attualmente cerca di organizzare le proposte, urbane ed extraurbane, di Settembre Musica, per aver detto con uno strano senso dell'umorismo che Balmas, di cui egli vanta il discepolato, "avrebbe strappato la voce, se se la fosse trovata davanti (sic!)". Ora io, che ho avuto l'onore di esserne stato collega e di averne goduto la stima, sono stato testimone del contrario, poiché lo stesso Balmas mi ringraziò per aver scritto quell'abbozzo di voce, che avrei successivamente rivisto e ampliato. Alcuni suoi discepoli, piuttosto, avrebbero fatto cosa gentile a non lasciarlo troppo solo, invece di vantare tardivamente legami esclusivi e diritti di intervento biografico (cfr. articolo su La Stampa del 16/12/06: "Balmas, la tragedia di un uomo di un uomo rimasto solo")I--Aldo cairo 10:45, 19 gen 2007 (CET)

27.8.10

ESTATE A RIFLETTERE SU... Corrado (2)

Corrado non è stato solo La Corrida, Il Pranzo è Servito o Carletto... come qualcuno ha interesse a ridurlo. E' stato soprattutto un autore creativo e un intelligente artista che, leggendo quanto segue  - in modo comprensibilmente incompleto -, può solo essere evocato perché lo conoscano un po' anche coloro che non l'hanno potuto ammirare in vita.

Su Youtube è stato aperto il primo canale dedicato dagli spettatori a Corrado




il CORRADO nazionale
Il canale di spettatori
http://www.youtube.com/user/spettatori

Corrado Mantoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

È stato, con Mike Bongiorno , il più noto presentatore della radio e della televisione italiana fin dalla sua nascita.
Corrado Mantoni
, in arte semplicemente Corrado (Roma2 agosto 1924 – Roma8 giugno 1999), è stato un conduttore televisivoconduttore radiofonico e doppiatore italiano.
Nacque a Roma, il 2 agosto 1924 da genitori di origini marchigiane, il padre tipografo e pubblicista, la madre insegnante. Dopo gli studi al Ginnasio e al liceo classico Mamiani di Roma, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'università, che però non terminò perché attratto dal palcoscenico, già calcato dal fratello maggiore Riccardo Mantoni, regista e doppiatore.

Biografia 

La carriera radiofonica e teatrale 

Agli inizi degli anni quaranta iniziò così a lavorare per la radio americana in Italia, il Psychological Warfare Branch (PWB), poi per l'EIAR, che in seguito divenne la RAI. Grazie alla buona cultura e alla perfetta pronuncia, venne scelto come annunciatore.
Fu lui il primo annunciatore radiofonico italiano a diffondere notizie storiche come quelle della fine della Seconda guerra mondiale, della nascita della Repubblica Italiana e della morte di Trilussa. Collaboratore dei Cinegiornali dell'epoca, in quel periodo lavorava al fianco di giornalisti come Luca Di Schiena e Sergio Zavoli.
Parallelamente alla carriera radiofonica, muoveva i primi passi come attore e doppiatore, seguendo le orme del fratello Riccardo. Come nome d'arte scelse "Corrado", suggeritogli da Carlo Romano, anch'egli attore e doppiatore (tra gli altri di Jerry Lewis), negli anni in cui vi erano conduttori comeSilvio Gigli, e dopo poco tempo era già popolarissimo, grazie alla sua eleganza ed ironia.
A differenza di molti colleghi, era schivo, non collezionava gaffes e parlava un italiano semplice, corretto e misurato, con padronanza dei congiuntivi e una non comune conoscenza di vocaboli.
Grazie alla sua popolarità, nel 1949 venne scelto come primo presentatore a comparire in TV, alla Triennale di Milano, quando le trasmissioni, ancora sperimentali, duravano pochi minuti. Portò nel 1953 sul grande schermo il suo personaggio di divo dello spettacolo, nel film Café Chantant diCamillo Mastrocinque. In quegli anni si sposò per la prima volta con Luciana Guerra, dalla quale ebbe un figlio, Roberto, e da cui divorziò nel 1972, anno in cui iniziò la relazione con quella che sarebbe diventata la sua seconda moglie solo nel 1996Marina Donato.
Negli anni cinquanta, per un decennio, fu l'unico presentatore ufficiale, categoria nata con lui, della radio italiana. Contribuì a lanciare Alberto Sordi e lavorò con Nino Manfredi.
Portò i suoi spettacoli nelle piazze e nei teatri italiani. Nella sua compagnia vi furono, fra gli altri, Alberto TalegalliNilla PizziTino ScottiOreste LionelloTeddy RenoMario ScacciaFiorenzo Fiorentini. Partecipò inoltre a molti film, interpretando sé stesso per Luchino Visconti e altri famosi registi, lavorando anche con Marcello MastroianniAldo Fabrizi e Walter Chiari. Fra i successi radiofonici: Oplà, in cui sostituì Mario Riva e ne fu subito indicato come erede.

La carriera televisiva 

Corrado con il Trio Junior al Festival di Bellaria nel 1967.
Passò in televisione negli anni sessanta, dopo aver sperimentalmente trasmesso i suoi programmi radiofonici in TV, come fu per il programma Rosso e nero, in cui aveva come valletta Sophia Loren, e ospitò tra gli altri Danny Kaye e Gregory Peck. Diventò il conduttore ufficiale delle più importanti manifestazioni italiane: concerti, premiazioni, Miss Italia. Condusse numerose trasmissioni, di cui alcune entrate di diritto nella storia della televisione: L'amico del giaguaroControcanale in cui lavorò conGuglielmo Zucconi ed ebbe come partner Abbe Lane e l'orchestra di Xavier CugatLa prova del nove (1965) abbinata alla Lotteria di CapodannoIl tappabuchi (1967) con Raimondo VianelloSu e giù (1968), A che gioco giochiamo? (1969).
Per circa vent'anni fu l'archetipo della conduzione radiotelevisiva insieme a Mike Bongiorno ed Enzo Tortora. Presentò due tra le migliori edizioni di Canzonissima negli anni settanta, ossia Canzonissima 1970 e Canzonissima 1971, entrambe conRaffaella Carrà. Il sodalizio artistico con la popolare soubrette fu talmente fortunato da ricostituirsi nel 1982 per la terza edizione di Fantastico: la relativa finale, da lui presentata in diretta, è una delle ultime col massimo ascolto raggiunto.
Nel 1974 condusse il Festival di Sanremo nonché la penultima edizione di Un disco per l'estate. Inventò e condusse, dal 1976Domenica In, conduzione che, dopo tre fortunatissime edizioni, gli fu sottratta; il titolo del contenitore, da lui pensato e lanciato, è ancora utilizzato negli anni duemila.
Oltre alla creatività e alla professionalità di conduttore e intervistatore, Domenica In permise a Corrado di dimostrare le proprie capacità nella recitazione, grazie alle scenette in cui fece di volta in volta da spalla, in diretta, ad attori quali Klaus KinskiVittorio GassmanCarmelo Bene, a cantanti come Franco CalifanoDomenico Modugno, i Matia Bazar, i Village People, i PoohRino Gaetano e tanti altri. Intervistò il dottor Christiaan Barnard, chirurgo che eseguì il primo trapianto cardiaco su un uomo.
Nel 1978, mentre era alla guida della sua autovettura, fu coinvolto in un gravissimo incidente stradale, dal quale si salvò, riportando ferite che lo costrinsero però a sottoporsi a vari interventi chirurgici. Anche la sua collaboratrice, la soubrette Dora Moroni, passeggera sull'autovettura, rimase gravemente ferita e dovette essere sottoposta a una rischiosa operazione alla gola per recuperare la possibilità di parlare, con una conseguente lunghissima degenza.
Dopo aver lavorato anche per la TV della Svizzera italiana (TSI), dal 1982 Corrado passò alle reti Mediaset, e ne inaugurò gli studi di Roma. Tra i suoi programmi più famosi sono da ricordare Il pranzo è servito e La corrida: quest'ultimo, remaketelevisivo della fortunata omonima trasmissione radiofonica condotta dallo stesso Corrado dalla fine degli anni sessanta, è considerato il suo cavallo di battaglia. Fu programmato in tutte le stagioni, dall'estate fino alla grande sfida autunnale. In due edizioni (1996 e 1997), presentandolo, riuscì a vincere la guerra degli ascolti nel confronto con il varietà abbinato alla Lotteria Italia[1]: i sorpassi furono storici e indussero la RAI a correre ai ripari e i critici a studiare il fenomeno. Ma non vanno dimenticate trasmissioni come Ciao Gente e Buona domenica. È stato, oltre che l'ideatore di alcune fra le storiche trasmissioni della radio e della televisione, un talent scout: ha portato al successo Dario BallantiniNeri Marcorè, senza contare le numerose soubrette che lo hanno affiancato nei cinquantacinque anni di carriera. Ideò il Rally canoro che portò in giro per l'Italia, ove scoprì diversi talenti, fra cui Dora Moroni. Corrado è stato anche autore di quasi tutte le sue trasmissioni, per le quali, in tale veste, usava lo pseudonimo Corima. Fu il primo presentatore a diventare anche autore dei propri testi e regista in campo dei propri programmi.
Nel corso della sua carriera ricevette numerosi complimenti da parte di celebri "addetti ai lavori": fu apprezzato da Vittorio De Sica e da Totò, che lo soprannominò "Lo scognomato" a causa del solo nome di battesimo usato come nome d'arte; venne stimato da Umberto Eco (che di lui però disse: "Corrado è l'Italia, perciò l'Italia lo ama") e infine fu difeso da Indro Montanelli sul Corriere della Sera quando vi furono interpellanze parlamentari a causa della frase che pronunciò in TV, ovvero "L'Italia è una repubblica fondata sulle cambiali".
Negli anni novanta condusse per sette anni consecutivi il Gran Premio Internazionale dello spettacolo, di cui rimane ancora il presentatore del maggior numero di edizioni. Indimenticabili i suoi duetti con Mike Bongiorno, suo rivale, su cui Corrado riusciva sempre a dominare con elegante ironia, nei loro rari incontri televisivi.
Uomo riservato e schivo, lontano da coinvolgimenti con la politica, Corrado coronò una carriera durata cinquantacinque anni, lavorando ininterrottamente e rimanendo sempre alle vette del successo. Si congedò dal grande pubblico durante l'ultima puntata della sua Corrida, nel dicembre del 1997, quando recitò una poesia di commiato con gli occhi visibilmente lucidi, all'insaputa di tecnici e produttori.
È morto a Roma l'8 giugno 1999 all'età di 74 anni, a seguito di una neoplasia polmonare[2]. E' sepolto nel Cimitero Flaminio di Roma. Nel 2004, la città di Roma gli ha intitolato una via nella zona della Bufalotta.

Pubblicazioni 

  • ...E non finisce qui, Corrado Mantoni e Piero Magi, Mondadori, 1999.

Filmografia 

Attore, nella parte di se stesso, in:
Corrado nel film Bellissima (1951)
Doppiatore di:
Voce narrante in:

Discografia

Brani scritti ed eseguiti da Corrado 

Brani scritti da Corrado, in collaborazione, per altri artisti

Collaborazioni di Corrado 

Spettacoli e tournée 

Trasmissioni

Radio

Televisione 

Trasmissioni TV scritte da Corrado per altri conduttori, con lo pseudonimo Corima 

Pubblicità 

Riconoscimenti 

  • 1983 Chianciano Premio Critica radiotelevisiva Miglior presentatore con Fantastico
  • 1985 Telegatto Miglior quiz TV con Il pranzo è servito
  • 1990 Telegatto Personaggio maschile dell'anno
  • 1991 Telegatto Personaggio maschile dell'anno
  • 1994 Telegatto per i 50 anni di carriera in TV
  • 1998 Telegatto Trasmissione dell'anno con La corrida

Parole, detti e momenti memorabili 

  • 19 marzo 1978, ore 14 circa - All'inizio di Domenica In, puntata immediatamente successiva al rapimento di Aldo Moro e all'uccisione di cinque uomini della sua scorta da parte delle Brigate Rosse, il giorno della Domenica delle Palme, Corrado aprì la trasmissione, con un discorso improvvisato, di grande efficacia e di perfezione stilistica e sintattica, in cui non fece cenno ai terroristi e alla politica, invitando tuttavia gli italiani alla calma e alla compostezza e auspicando che, "per quanto grave sia stata l'offesa, lo Stato e la democrazia non avrebbero subito nessun colpo mortale". Il ministro dell'Interno, Francesco Cossiga, gli telefonò personalmente e lo ringraziò per l'equilibrio delle sue parole.
  • 4 novembre 1995, ore 22 circa - Durante La corrida, il programma è interrotto da un'edizione straordinaria del telegiornale che annuncia l'assassinio, ad opera di un militante dell'estrema destra israeliana, del Premier Yitzhak RabinPremio Nobel per la pace. Corrado riprende la diretta, cancella i balletti e gli stacchetti ameni del programma e prosegue con grande professionalità e sobrietà sino al termine, dopo aver improvvisato un esemplare e misurato encomio per il leader israeliano che aveva pagato con la vita il suo impegno a favore della pace nel mondo basato su un equo dialogo col popolo palestinese.
  • 1997 In un'intervista rilasciata ad Alain Elkann su La Stampa, del 26 ottobre, alla domanda se cinquantatré anni di carriera gli fossero sembrati un attimo fuggente, Corrado rispose: "La stessa vita è un attimo fuggente. Ma sto filosofeggiando. Ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza e non dirsi 'sono bravo' a meno di non essere un Charlie Chaplin, un Roberto Rossellini, un Vittorio De Sica: pochi di noi possono lasciare un segno nella vita dello spettacolo come per esempio ha fatto Ettore Petrolini, che continua ad aleggiare su ciascuno di noi che conduciamo o scriviamo programmi. Penso che se dall'aldilà vedessi scritto 'Via Corrado Mantoni', su una strada, mi verrebbe da ridere perché credo che, passato il mio momento, la gente se ne scorderà.".
  • Racconta Maurizio Costanzo che Corrado, alludendo alla propria morte, gli disse: "Io sono più grande di te. Se ti dovesse capitare di commemorarmi, ti prego, fallo senza fronzoli."

Trasmissioni su Corrado

Encomi 

"Corrado è sincero, da sempre. Ha preso la TV per ciò che è, con quel tanto di rassegnazione, senza velleità, capricci, inutili voli pindarici. Il video è un carrozzone che va avanti traballando sulle sue vecchie ruote, sulle sue strade di sempre. Anche chi crede di portare novità stravolgenti, spremendole da un intellettualismo d'accatto, si rivela più patetico dei quieti professionisti. Vedere Corrado amministrare il suo programma comporta, da un lato, la stima per la sua umile sapienza televisiva, dall'altro, il sentirsi complici in quel sorriso popolare che si va perdendo".
“Lo sguardo attonito può voler dire “non capisco” ma anche “capisco tutto e non me la fai”. Ciò che conta è che attraverso lo sguardo attonito il discente impari a trarsi d’impaccio. Corrado è l’Italia. E l’Italia lo ama.”
"Sono contento del successo di Corrado, non solo perché mi è simpatico ed è bravo, ma perché è un esempio di carattere e di coerenza. È rimasto sé stesso: non si è adeguato. Ed è un inno alla normalità perché esprime sentimenti comuni e non soffre di protagonismo... Mi piace Corrado perché non ha subito le mode, le ondate, che hanno accompagnato la storia di quell'elettrodomestico, come lo chiamava Eduardo De Filippo, che è diventato un appuntamento con le notizie e con lo svagoCorrado non ha seguito gli urlatori, non ha dato retta agli inventori della rissa con telecamera incorporata, non ha fatto uso delle parolacce per attrarre l'attenzione: è il signore di buona famiglia, come avrebbe detto Novello coi suoi disegni, che conosce le buone maniereCorrado non cerca delle vittime ma dei complici: non è mai crudele, scherza, non combina beffe. Ha rispetto degli altri, specie dei più indifesi: sa che sta facendo un gioco, un programma, e non sta mandando in onda il giudizio universale. Non è l'immagine della bonomia, ma della tolleranza: anche quando gli capita tra le mani lo scemo del villaggio non lo fa esibire in qualche straziante chicchirichì...".
  • L'allora presidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, appena saputa la notizia della morte di Corrado, diramò un comunicato nel quale espresse il dolore della Nazione per la perdita di una delle voci più autorevoli e rappresentative, nel campo dello spettacolo e della cultura, del nostro Paese.

Curiosità 

  • Corrado è stato definito dall'Enciclopedia Treccani un "antidivo". Il presentatore ha sapientemente costruito il suo personaggio utilizzando in modo impareggiabile la tecnica dell'autoironia.
  • Corrado era un appassionato tifoso del Bologna. Durante un'edizione di Domenica In, l'intera squadra di calcio volle rendere un omaggio al presentatore intervenendo, in trasmissione, a sorpresa negli studi RAI di via Teulada a Roma.
  • Il cantante rap Piotta ha reso omaggio a Corrado con una canzone La mossa del giaguaro. Già il musicista Bruno Zambrini aveva definito Corrado il primo rapper italiano, per il senso ritmico con cui aveva realizzato Il leone nel 1978 e Charlie è una lenza nel 1979, che entrarono nelle classifiche discografiche e precedettero Carletto (su musica di Romano Bertola), successo discografico del 1982 che gli fruttò persino un Disco d'Oro. Un aspetto curioso del suo modo piacevolmente autoironico di porsi era che fingesse di essere stonato come una campana e di non capirne nulla di musica: a tal proposito ricorderete lo sketch con il maestro Pregadio quando, durante le anteprime pubblicitarie de "La Corrida", intonava un rap, fingendo di sbagliare totalmente i tempi. Nulla di più falso! Corrado, aveva studiato pianoforte e aveva una creatività musicale che lo aveva portato a intervenire spesso nella creazione degli arrangiamenti delle sue trasmissioni, diventati a volte successi, grazie a musicisti come Tony De Vita e Roberto Pregadio. Indimenticabili le gag musicali con il direttore d'orchestra Franco Pisano.
  • Corima è, in primo luogo, lo pseudonimo di Corrado, il padre dei presentatori televisivi. Questa sigla che comprende le iniziali del nome di Corrado e del fratello Riccardo Mantoni, regista radiofonico e autore radiotelevisivo, è tuttavia esclusivamente stata utilizzata da Corrado, mentre il fratello si firmava senza utilizzare pseudonimi. Ad esempio: Il pranzo è servito1982, di Corima, Stefano JurgensRiccardo MantoniJacopo Rizza.
  • Oltre ad essere un fumatore accanito, Corrado aveva l'hobby di collezionare pacchetti di sigarette, e ne accumulò una raccolta vastissima, inoltre aveva una collezione di 500 tappi di acqua minerale.
  • Per il fatto di presentarsi sempre col solo nome, Totò lo soprannominò "lo scognomato".

Note

  1. ^ CORRADO BATTE FRIZZI - CARLUCCI - Repubblica.it » Ricerca
  2. ^ la Repubblica/televisioni: La morte di Corrado, la voce della tv

Voci correlate 

Collegamenti esterni

voce creata per Wikipedia da Aldo Cairo 
(aggiornata ad agosto 2010)

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Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione SEDE ATTUALE: via Filadelfia, 42 Torino Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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