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26.8.10

ESTATE A RIFLETTERE SU... Corrado



Un padre della TV italiana
Questo articolo è stato scritto sul blog Azione del Popolo del 10/09/09 in occasione della morte di Mike Bongiorno




A noi dispiace sempre quando muore qualcuno.


Chiunque. Anche il peggiore dei dittatori. Certo non lo si rimpiange ma la morte non piace a nessuno e solo negli altri la morte si può vivere: è ipocrita dire che non dispiaccia che qualcuno muoia. Se poi qualcuno ci gode si tratta di cattiveria o di sadismo anche patologico...





Quando, inoltre, si tratta della morte di un anziano alle soglie dei novanta anni, che sembra molto ingenuo nonostante la lunga esperienza di vita, una morte può ispirare tenerezza soprattutto ai giovani che rimangono sempre più soli, senza modelli, privati di un nonno... che distribuiva premi e soldi in tv; ma ne sono rattristati soprattutto i figli le figlie, che hanno contribuito alla costruzione del padre-mito o del mito di quel padre.





Perciò tutti siamo dispiaciuti per la morte di Mike Bongiorno.





Tuttavia non rinneghiamo il nostro pensiero a riguardo.


Quasi tutti parlano di lui come del padre della TV italiana. Non è così. Fu davvero il presentatore del primo programma ufficiale trasmesso dalla TV nel 1954, tuttavia gli esperimenti per le trasmissioni televisive erano già iniziati qualche anno prima. E il primo a comparire dalla Triennale di Milano in TV, nel 1949, fu Corrado.


La massa però ha bisogno di un mito che la rappresenti.


Come ebbe a dire Umberto Eco, pur parlandone bene, anche su Corrado: “Lo sguardo attonito può voler dire 'non capisco' ma anche 'capisco tutto e non me la fai'. Ciò che conta è che attraverso lo sguardo attonito il discente impari a trarsi d’impaccio. Corrado è l’Italia. E l’Italia lo ama.”.


Quegli italiani che hanno fatto di Bongiorno un mito volevano essere come lui, che era figlio di emigrati in America, e che seppe, sul carro dalle ruote della Fortuna, andare lontano, tornando nella sua patria e incarnando il sogno della massa degli italiani: l'America.


Perciò Bongiorno ha oscurato gli altrui successi, in modo bonario, senza sensi di colpa, credendosi davvero il migliore.


In realtà, era il peggiore dei presentatori possibili di quell'epoca: non ha mai parlato un buon italiano, ha ucciso il congiuntivo, non ha mai avuto una buona cultura, e soprattutto ha imposto uno stile che poteva piacere soltanto all'italiano medio che in lui, più di ogni altro, si identificava. Umberto Eco nel suo "Diario Minimo" colse perfettamente tutto questo. Oggi molti pseudointelletuali, invece, esaltano Bongiorno, che nel tempo ha convinto tutti. Ha trasformato a sua immagine e somiglianza quell'Italia nella quale tornò. C'è da chiedersi: è stato forte Bongiorno o era debolissima quell'Italia che oggi lo è ancor più? Per noi il problema è la debolezza di quegli spettatori, e di quei "critici" senza acume che popolano le grandi testate di maggiore tiratura o ascolto. Leggere e ascoltare alcune recensioni è davvero umiliante per chi legge ma soprattutto per chi le produce. I vari Mollica, Signorini (mi pare che così si chiamino...): trenta anni fa non sarebbero stati nessuno! All'epoca c'erano Firpo, Arpino, Pasolini... Anche chi ha sempre recentemente parlato male di Bongiorno non ha colto nel segno, perché ormai a nessuno risulta più essere mediocre, giacché tutti lo sono diventati. Se inforco degli occhiali con lenti rosse vedo tutto rosso e perciò non vedo più il rosso... Negli ultimi tempi, Bongiorno rischiava di risultare persino simpatico a noi che non abbiamo mai apprezzato il suo stile. Se Bongiorno è il padre della TV non c'è da essere orgogliosi della figlia... e dei figliastri, ossia gli spettatori. Bongiorno è in qualche modo il padre della nuova politica italiana, della seconda Repubblica: su questo siamo maggiormente d'accordo e, anche se per poco non fu fatto senatore a vita - cosa che voleva più lui di ogni altro -, non è un caso che ora per un probabile senso di colpa le istituzioni non abbiano esitato a rimediare col funerale di Stato.





Noi continuiamo a sostenere la radio e la TV del grande Corrado, che riconosciamo davvero come un padre della TV. Si è parlato di ironia in Bongiorno... Si abusa di questo termine! Bongiorno non sapeva neanche cosa fosse l'ironia. Corrado ne era maestro indiscusso, il vero re dell'ironia. Arbore e De Crescenzo vi si sono avvicinati molto e, soprattutto, Vianello l'ha fatta sua in modo mirabile: tale retorica era troppo raffinata per Bongiorno, il quale faticava anche a capire le battute di chiunque, figurarsi quelle di Corrado e Vianello veri maestri dell'ironia, e lo confessava candidamente, e questo va apprezzato.


Bongiorno era un involontario gaffeur che, nel tempo, ha imparato a rimediare, camuffando la sua naturale incapacità di spiegare fenomeni troppo elaborati per lui come la cultura.


Le sue dolorose esperienze nel carcere, nel campo di concentramento sono da rispettare.


Non crediamo che debbano costituire materia per dipingerlo - stupidamente - come un eroe, giacché molti dovrebbero essere gli eroi, allora.


E' stato un bravo sportivo, e appassionato di sport che ha fatto anche radiocronache: forse quello sarebbe potuto essere un buon campo di gioco per lui, che al fianco degli intellettuali non faceva una gran figura.


Il quiz: sì! E' stata un'ottima scelta, ma così tutta la vita, in Italia, è diventata un quiz (proprio come in America) e Arbore ne ha fatto un critico e profetico inno. Corrado, il vero ironico (e puro autoironico), ha fatto l'antiquiz proprio per comunicare che la vita è altro, inizia quando si spegne la tv, non bisogna confondere il fine col mezzo. Un mezzo che Bongiorno ha saputo sfruttare meglio di ogni altro, dicendo proprio che tutti gli altri che nascevano, o che erano già nati, erano i suoi parti.

E chi lo loda in modo sperticato (da anni) lo sta ora ringraziando con affetto. Noi che amiamo e stimiamo Fazio per la Tv che fa (migliore di quella bongiornesca e molto più vicina a quella di Corrado) non abbiamo mai gradito i panegirici che il discepolo rivolgeva al maestro, ma solo apprezzavamo il suo senso del rispetto.





Un consiglio: leggete il libro "E non finisce qui" scritto da Corrado con Piero Magi.
E' il modo migliore di ricordare un padre della TV, che non è Bongiorno.







Aldo Cairo



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Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





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