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27.10.11

GHEDDAFI : L'ULTIMO RIVOLUZIONARIO D'AFRICA

testo di 
Ario Corapi
commento per immagini dal web di 
Dario Coppola

Negli ultimi giorni i media - in particolare quelli occidentali - hanno focalizzato la loro attenzione, insieme a quella dell'opinione pubblica, sulla cattura e la successiva immediata uccisione del Colonnello Mu'Ammar Gheddafi passato alla storia come il Raìs; 

ora che il Raìs è morto già si scatenano centinaia di migliaia di (pre)giudizi sui suoi 40 anni di governo in Libia, visti dall'opinione pubblica come una dittatura, e della sua morte, vista come una "liberazione".
Una cosa è certa, nel bene e nel male, uno statista come Gheddafi la Libia e l'Africa intera non lo vedranno mai più; tuttavia sono d'obbligo molte precisazioni sulla sua ascesa al potere nel 1969-70 e la sua caduta a ridosso della guerra civile libica degli ultimi mesi.



Bisogna innanzitutto dire che l'Italia sulle vicende riguardanti la Libia e Gheddafi ha dato ancora una volta il peggio di sè, perchè quando il Raìs prese il potere in Libia nel 1969 tramite colpo di Stato fu proprio grazie anche all'appoggio dell'allora governo italiano presieduto dal democristiano Mariano Rumor che, stabilendo subito degli accordi di politica energetica con la Libia, suscitò la disapprovazione di Washington che per "ripicca" nei confronti dell'Italia inaugurò - tramite contatti fra la CIA e i servizi segreti italiani deviati - la cosiddetta "strategia della tensione" che portò alla stagione nota come gli "Anni dello stragismo" (Piazza Fontana, per esempio); 























per non parlare poi degli ultimi 10 anni di rapporti diplomatici con la Libia in cui i vari statisti italiani, da Berlusconi a Prodi passando per D'Alema e Napolitano, hanno sempre accolto il Raìs durante i suoi viaggi in Italia con gli onori di casa che si riservano ad un "imperatore".







Poi improvvisamente, quando nella primavera 2011 è scoppiata la "guerra civile" in Libia, la posizione diplomatica dell'Italia è cambiata radicalmente con dei risultati scadenti, in quanto siamo passati dal "bacia mano" a Gheddafi a sostenitori della "missione umanitaria" da parte della NATO facendoci pure soffiare da Sarkozy e Cameron i pozzi petroliferi ed il gasdotto ottenuti dall' ENI con gli accordi energetici Italia-Libia.

Un'altra precisazione è doveroso farla anche su come in Libia sia scoppiata la "guerra civile", innanzitutto va precisato che la Libia è sempre stata una società tribale in cui a farla da padrone sono sempre state la tribù della Tripolitania - la tribù Ghaddafa (da qui il nome Gheddafi) con capitale a Tripoli - e la tribù della Cirenaica con capitale a Bengasi, al principio i moti di insurrezione in Libia sono nati come scontro tribale fra le due tribù e non - come si vuol far credere dai media filo-americani - come insurrezione di popolo contro il Raìs, lo scontro tribale ha preso seguito divenendo guerra con l'intervento di Washington che, nel vedere lo scontro fra tribù, ha fiutato l'occasione per l'ennesima guerra colonizzatrice camuffata da "missione di pace e libertà" sostenendo con armi ed intelligence militari la tribù di Bengasi ostile a Gheddafi. 


Pertanto è un grandissimo errore parlare di "insurrezione popolare contro il Raìs" quando in verità i volontari chiamati "partigiani combattenti per la liberazione della Libia" altro non sono che membri della tribù di Bengasi - da sempre ostile alla tribù Gheddafa di Tripoli - i quali hanno potuto combattere e vincere solamente grazie al sostegno militare e logistico ricevuto dagli USA (bisognosi dell'ennesima "guerra di pace" per scongiurare la crisi finanziaria che gli Yankee vivono ormai da 4 anni).

Inoltre è importante far notare che per quanto la Libia di Gheddafi non fosse certo un paese democratico, il Raìs in questi 40 anni ha compiuto delle opere pubbliche degne di ammirazione sapendo sfruttare la posizione geopolitica e le risorse economiche della Libia, seguendo i precetti enunciati nel Libro Verde (libro in cui Gheddafi parla del suo pensiero politico) il Raìs ha costruito un acquedotto pubblico che ha fornito acqua potabile al 75% del territorio libico in maniera del tutto gratuita - acquedotto che è stato poi distrutto nel luglio 2011 dai bombardamenti della NATO - , 



ha fatto costruire scuole, università ed ospedali pubblici con i profitti ricavati dal petrolio che il Raìs ha venduto ai paesi occidentali (e quindi senza neanche le tasse dei contribuenti libici), voleva costituire in collaborazione con la Banca Islamica un Fondo Monetario Africano totalmente indipendente dal Fondo Monetario Internazionale perchè non fondato sulla formula "prestito + interesse = usura" e quindi con l'intenzione di liberare i paesi africani dalla morsa dell'Alta Finanza Mondiale e del debito pubblico, insomma tutte opere e progetti degni di ammirazione per un paese non allineato democraticamente come la Libia; se si pensa invece che un paese "democratico" come l'Italia ha un debito pubblico che lo sta portando verso il default, la scuola pubblica sta ormai morendo, l'università sta diventando sempre di più un diritto per pochi privilegiati e per difendere dalle privatizzazioni l'acquedotto pubblico nazionale è servito un referendum solo pochi mesi fa.


Gheddafi è stato uno degli ultimi discepoli del "Panarabismo", dell'identitarismo e dell'indipendenza geopolitica del mondo arabo seguendo un percorso politico inaugurato in Nord Africa negli anni '50-'60-'70 con gli egiziani Gamal Abd Nasser e Anwar Saddat.





















Infine, occorre una riflessione sul giudizio che si vuol dare alla figura del Raìs e del suo percorso storico e politico considerato che in questi giorni in Libia è stata proclamata la "liberazione" e i media occidentali dipingono questo evento come un nuovo capitolo verso la costituzione del Nuovo Ordine Mondiale, è importante precisare quanto sia inutile spendere attualmente giudizi ora che le folle e l'opinione pubblica sono ancora fogate dagli eventi degli ultimi mesi e invece quanto sia necessario attendete qualche anno o decennio per poter dare un giudizio storico-politico sul Raìs quando le passioni e sentimenti saranno sopiti.


Come scrisse Manzoni nella sua poesia del 5 maggio dedicata a Napoleone Bonaparte: "Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza."
Ario Corapi, 
segretario dell'Associazione Quintiliano
(studente UniTO, Scienze Politiche )

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SEDE via Filadelfia, 42 - 10134 Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione SEDE ATTUALE: via Filadelfia, 42 Torino Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

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