
Titolo originale Los Abrazos Rotos. Drammatico, durata 129 min. - Spagna 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 13 novembre 2009.
Un magistrale omaggio al cinema classico che cancellando la passione conserva la qualità
di Giancarlo Zappoli
Mateo Blanco è stato un regista. Oggi non lo è più. È un non vedente che ha deciso di tagliare i ponti con il passato cambiando anche nome. Ora firma romanzi, soggetti e sceneggiature con lo pseudonimo Harry Caine. È ancora un uomo affascinante che ha deciso di prendere dalla vita quello che gli può ancora dare ma, al contempo, che sa di avere un grande bisogno dell'assistenza della produttrice Judit e di suo figlio Diego. La donna conosce perfettamente il tragico triangolo che ha visto coinvolto Mateo, il ricco Ernesto Martel e l'affascinante Lena. Harry deciderà di narrarlo anche a Diego.
Pedro Almodóvar può essere definito il Giano Bifronte del cinema contemporaneo. Come l'antica divinità ha uno sguardo che si volge al passato e uno indirizzato al presente e al futuro. Alternativamente, e secondo modalità che verrebbe da definire programmatiche, ce ne presenta ora l'uno ora l'altro. Se in Volver l'occhio era rivolto a un presente di passioni e di sentimenti che si volgevano verso un passato individuale che ne innervava l'essenza, in Gli abbracci spezzati lo sguardo è rivolto rigorosamente all'indietro, verso il cinema e il piacere della costruzione narrativa tanto inattaccabile quando fredda.


(da mymovies)
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