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30.10.11

UN METODO PERICOLOSO

recensione di Davide Biagioni 
sul film A DANGEROUS METHOD di D. Cronenberg

commento per immagini 
di Dario Coppola



“Un metodo pericoloso”. Mai titolo fu più appropriato di questo.
Nell’immaginario collettivo siamo soliti, soprattutto noi studenti di psicologia, sentire persone non solo scettiche nei confronti di questa disciplina, ma chiaramente contrarie e solitamente impaurite e infastidite dall’idea che qualche analista “entri nelle loro teste”.
Non è un caso che il termine scelto in partenza non fosse infatti terapia, come spesso si usa oggi per rendere la pillola più dolce, ma analisi, una vera e propria analisi dell’altro.
Questo termine ha sempre ottenuto resistenze, e pochi si interessano e voglio sapere ciò che di mistico e pericoloso avvenga in quelle sedute.
Se ad oggi questa paura è decisamente immotivata e priva di fondamento, dal momento che tutto è evoluto, deontologico e regolamentato, possiamo essere certi che le cose fossero in termini leggermente diversi per questi “pionieri” della psicanalisi.

Con l’analisi la psicologia smette di essere sperimentale, come lo era stata fin dalle origini con l’apertura del primo laboratorio di psicologia sperimentale a Lipsia da parte di Wilhelm Wundt.


Il modello ora diventa relazionale, dando origine a quei filoni definiti “Psicologia del profondo”.

Modello relazionale vuol dire che non c’è una tecnica che si applica in modo standardizzato per ogni paziente; o per meglio dire le tecniche di analisi sono applicate all’interno di una vera e propria riflessione comune che avviene tra paziente e analista. Se oggi questa differenza di ruoli è ormai sedimentata e digerita, i primi poveri analisti, di solito tutti medici abituati ad intervenire in modo farmacologico o chirurgico, non erano abituati ad un tipo di Cura (prendersi cura) che coinvolgesse loro in prima persona come uomini.
L’analisi del transfert infatti era già stata ipotizzata da Freud stesso, mentre solo dopo la sua morte è stata ipotizzata quella del contro-transfert.
Insomma questi uomini tendevano a chiudere delle donne altolocate e con sintomi isterici in una stanza, da soli, per un paio d’ore, ogni giorno, e farle parlare a ruota libera, meglio se lo facevano in riferimento a eventi sessuali repressi. Alcuni, come  Sándor Ferenczi,(allontanato poi dalla scuola analitica), erano anche forti sostenitori del contatto fisico in queste sedute.

Non è difficile immaginare come tutta la vasta gamma dei professoroni in medicina del tempo osteggiassero questi metodi, dal momento che in quegli anni erano già iniziati studi importanti e rilevanti di neuroanatomia e neuropsicologia, deterministici, sicuri e morali.
In questo quadro di riferimento si muovevano uomini, uomini e ancora uomini, ma si sa, dietro ogni grande uomo c’è una grande donna, e lo stesso vale per uno dei grandi Maestri del sospetto.

Freud, sessuomane e probabilmente omosessuale, aveva ipotizzato che l’unica forza pulsionale che spingesse l’uomo fosse quella del piacere, e possibilmente il piacere di tipo sessuale. Era inamovibile su questo punto, dal momento che in ogni suo caso clinico il nucleo nevrotico si scioglieva quando si giungeva all’evento sessuale subito, fosse esso reale o immaginario.
E ancora una volta si sa che le donne sono un passo avanti nell’ambito della sensibilità, tanto che ad oggi la psicologia è definita una disciplina “femmina”.

E’ stato così che grazie all’intervento di Sabina Spielrein, (nel film A DANGEROUS METHOD interpretata da un’anoressica Keira Knightley), nevrotica ebrea svizzera, sensibilizza Freud su uno dei temi più importanti e delicati che faranno fare un vero e proprio salto di qualità alla sua dottrina.

 




 Il tema di cui parlo è il principio o pulsione di morte. Nel 1920 pubblicherà infatti il saggio “Al di là del Principio di Piacere” e da quel momento in avanti, amore e aggressività saranno inequivocabilmente legati uno con l’altro e la teoria analitica viene riconosciuta e accettata dai più.
Lasciando da parte la provocazione finale del regista che vede Jung come il più grande psicologo mai esistito, è indubbio che l’abilità e la potenza rappresentativa di questo film siano inequivocabilmente di alto livello.

Il film di Cronenberg è storicamente abbastanza corretto, ben interpretato, ampi i richiami a frasi famose e scene reali indimenticabili, paesaggi e costumi ricercati e precisi, e tanto tanto sentimento.
Il modo in cui vengono messi in scena i più grandi collanti della società umana, amore e amicizia e matrimonio, denotano ancora una volta la mano di un regista esperto nel settore tecnico e maturo nella vita.
Davide Biagioni,
socio-fondatore Associazione Quintiliano
(studente UniTO- Psicologia)

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Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

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BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





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