PROSSIMI APPUNTAMENTI e INFO

25.12.09

Buon Natale e buon 2010 da Lc Quintiliano a tutti!

Per festeggiare un anno di sviluppo senza precedenti nella storia del Quintiliano sono state realizzate alcune serie di video con tutti i volti di coloro che dal 2001 a oggi hanno contribuito a costruire il nostro Laboratorio culturale. Quintiliano ha offerto molti frammenti e spunti ed è stato determinante per le scelte formative dei nostri studenti, ma ha anche ricevuto tanto da loro. A tutte le redazioni attuali e a tutti i visitatori sparsi nel mondo mandiamo gli auguri con i volti del Quintiliano in un video-album - che raccoglie un decennio di vita del nostro laboratorio -  visibile sul nostro canale di Youtube. http://www.youtube.com/user/LcQuintilianoTV#p/a/u/0/c8afV9afjD4
Buon Natale Merry Christmas Gezur Krislinjden Idah Saidan Wa Sanah JadidahZorionak eta Urte Berri On
Vesele Vanoce Nedeleg laouen na bloavezh mat Bon Nadal i un Bon Any Nou Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok Gun Tso Sun Tan'Gung Haw SunKung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Subha nath thalak Vewa. Sung Tan Chuk Ha Sretan BozicGlædelig Jul Ruumsaid juuluphi Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar Maligayan Pasko Hyvaa joulua Joyeux Noel Nadolig Llawen Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto Kala Christouyenna Selamat Hari Natal Gledileg Jol Linksmu Kaledu Sreken Bozhik
LL Milied Lt-tajjeb God Jul, or Gledelig Jul Pulit nadal e bona annadoVrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! Wesolych Swiat Bozego NarodzeniaBoas Festas e Feliz Ano Novo Feliz Natal Sarbatori vesele
Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom Bonu nadale e prosperu annu nou Hristos se rodi
Sretan Bozic oppure Vesele vianoce Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto Feliz Navidad God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År Sawadee Pee Mai Fröhliche Weihnachten Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun Srozhdestvom Kristovym Kellemes Karacsonyi unnepeket Chung Mung Giang Sinh Bonne anné! Happy new year! Feliz Ano Novo! Счастливого Нового Года! В России говорят - С Новым Годом! ¡Feliz año nuevo! 新年快乐! 新年でおめでとうございます Ein gutes neues Jahr! Szczęśliwego Nowego Roku! Boldog új évet! Gelukkig nieuwjaar! nieuwjaar wordt in deze uitdrukking aan elkaar geschreven. La Mulţi Ani! "Un An Nou fericit!" İyi seneler / Yeni yılınız kutlu olsun Gott Nytt År! Buon anno! Onnellista uutta vuotta! שנה טובה! Godt nytt år! Štastný nový rok Sretna Nova godina! عام جديد سعيد ! Ευτυχισμένος ο καινούργιος χρόνος "happy new year" ευτυχισμένο το καινούργιο έτος Šťastný nový rok! Godt nytår!Feliĉan novjaron! Bonan novjaron! Srečno novo leto Feliç Any Nou! Gëzuar vitin e ri! Nova Godina! Bliain úr faoi shéan is faoi mhaise duit duit ;Athbhliain faoi mhaise duit (Happy New Year to you) ;(Prosperous New Year) uut aastat! สุขสันต์วันปีใหม่ نايا سال مبارک هو(naya sal mubarik hu) Щастлива Нова година!
Щастлива Нова година! Feliz Ano Novo Feliz año nuevo Gleðilegt nýtt ár! Gelukkige nuwe jaar Gott nýggjár! سال نو مبارک! Среќна Нова Година! Sretna Nova godina! Tezze iliniz yahsi olsun Laimīgu Jauno Gadu! З Новим роком Selamat Tahun Baru  新年でおめでとうございます Manigong bagong taon!
Bloavez mad! Folle lok en seine! كل عام وأنتم بخير



foto dal sito altocasertano.wordpress.com



ARCHIVIO LOGHI DEL LABORATORIO



logo ufficiale dell'Associazione dal 2010
 

logo ufficiale dal 2009
 

logo 2008-09
  

 

logo del Laboratorio Culturale Interscolastico 2007-08

21.12.09

Quintiliano è su Wikipedia (sino alla fine del 2009)


Col solstizio d'inverno, una strenna natalizia per noi:
una voce sul nostro laboratorio si trova ora anche
sull'Enciclopedia libera più popolare del mondo
http://it.wikipedia.org/wiki/LC_Quintiliano

Un regalo che però scade con l'arrivo del nuovo anno quando la voce su di noi sarà cancellata, perché ritenuta poco enciclopedica.
Cosa vuol dire enciclopedica?
 Per farvi un'idea, seguite la diatriba in atto fra l'autore di Wikipedia che ha composto la voce, Aldo Cairo, e gli altri autori utenti chiamati a votare a favore o contro la cancellazione della medesima.
Ecco il link
 http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Pagine_da_cancellare/LC_Quintiliano
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_Wikipedia:Pagine_da_cancellare/LC_Quintiliano


20.12.09

Lunedì 21.12.09 DUE CONCERTI in contemporanea

1.  LINGOTTO GIOVANI
ore 20.15 c/o Sala Cinquecento



Duo Menna Gentili-Tedeschi

Giovanni Menna viola

Alba Gentili-Tedeschi pianoforte



Schubert
Sonata in la minore D 821 “Arpeggione”


Šostakovič
Sonata per viola e pianoforte op. 147



2. ACCADEMIA CORALE 
«Stefano Tempia»
Stagione 2009-2010


ore 21 c/o Tempio Valdese, corso Vittorio Emanuele II, 23
Coro dell’Accademia

«Stefano Tempia»

Coro Polifonico di Lanzo

Michele Frezza direttore

Arcangelo Popolani maestro del coro

Filippo Pina Castiglioni tenore

Massimiliano Mantovan tenore

Francesco Violato contrabbasso

Lino Mei pianoforte

Gruppo strumentale boliviano Yatun-Ñan



SACRO CREOLO



Ramirez

Misa Criolla per tenore, coro, pianoforte, contrabbasso, percussioni e strumenti tradizionali sudamericani

Brani strumentali e corali latino-americani

Navidad nuestra, cantata




biglietti numerati interi e ridotti, in vendita presso la biglietteria dell’Accademia e mezz’ora prima

del concerto presso il Tempio Valdese, euro 17 e 12


15.12.09

Venerdì 18.12.09 ore 16.45 c/o Circolo dei Lettori



Emilio Gianni

Liberali e democratici alle origini del movimento operaio italiano
(Edizioni Pantarei)




presentazione di

Marco Scavino
 docente di Storia Contemporanea – Università di Torino


Incontro a cura del Centro Documentazione Antonio Labriola

Mercoledì 16.12.09 ore 19.50 c/o Cinema Lux

Segreti di Famiglia (Tetro)
chi non sa dov'è il Lux clicchi qui sotto per vedere la mappa:

 Regia di Francis Ford Coppola. Con Vincent Gallo, Alden Ehrenreich, Maribel Verdú, Klaus Maria Brandauer, Carmen Maura, Rodrigo De la Serna, Leticia Bredice, Mike Amigorena, Sofía Castiglione, Francesca De Sapio, Adriana Mastrángelo, Silvia Pérez, Erica Rivas
Genere Drammatico, produzione USA, Argentina, Spagna, Italia, 2009. Durata 127 minuti circa.
Francis Ford Coppola rivisita il suo cinema in un film fortemente personale


di Giancarlo Zappoli

Benjamin, che sta per compiere 18 anni, va a cercare a Buenos Aires il fratello Angelo (che tutti conoscono come Tetro dall'abbreviazione del cognome). Tetro ha rotto da tempo i ponti con la famiglia e in particolare con il padre Carlo (musicista di fama mondiale) e ora vive con Miranda facendo il tecnico delle luci in un teatrino locale e scrivendo testi che non piacciono ad Alone, la più importante e potente critica letteraria del Paese. L'incontro tra i due è conflittuale: Tetro non vuole davvero più avere rapporti con i familiari anche se in passato, nel momento in cui era fuggito dalla casa paterna, aveva lasciato una lettera a Benjamin in cui prometteva di tornare per portarlo via con sé e proteggerlo.

Francis Ford Coppola realizza il terzo lunngometraggio completamente suo (nel senso che ne ha scritto anche soggetto e sceneggiatura) dopo The Rain People e La conversazione. Si percepisce sin dalla prima inquadratura in uno splendido bianco e nero (il dettaglio del volto di Tetro che osserva una falena che sbatte ripetutamente contro una lampadina) che in questo film c'è la voglia da parte del regista di guardare dentro se stesso e la propria vita. È quello che fa quasi con spudoratezza offrendoci anche una sintesi del suo modo di concepire il cinema.

Sul piano personale questa vicenda, in cui i legami familiari finiscono con il rivelarsi più forti di qualsiasi tentativo di alienarli, non manca di riferimenti diretti alla vita del regista. Padre e zio musicisti come nel film, famiglia sempre al seguito ovunque e, sicuramente, la sua stessa figura di padre/padrone dominante. Non è forse un caso se la figlia Sofia ha esordito come regista con Il giardino delle vergini suicide in cui i rapporti tra genitori e figlie non erano certo tra i migliori. In proposito Coppola ha dichiarato che nulla di ciò che si vede in Tetro è successo ma che però è tutto vero.

Ma ciò che ancor più conta è il modo in cui Coppola dichiara il suo amore per un cinema che ha alle proprie radici il melodramma classico. Ce lo aveva già mostrato ne Il Padrino. Parte terza e ce lo ricorda ora con una vicenda in cui il colpo di scena è sempre in agguato e la musica classica gioca un ruolo non indifferente. Ma ci sono anche i ragazzi di Rumbe Fish in Tetro con la loro adolescenza tormentata (non a caso Il regista aveva pensato a Matt Dillon come protagonista anche se poi la scelta di Vincent Gallo qui si rivela vincente).


C'è un padre che vampirizza il figlio come neanche Dracula avrebbe saputo fare. C'è la lettura in filigrana della scrittura come terapia (e cosa ha fatto in questo caso Coppola se non anche scrivere il film?). E c'è una situazione quasi speculare a quella vissuta dal protagonista di La conversazione. Così come in quel caso l'intercettatore diveniva preda del suo stesso spiare così qui Benjamin, decodificando i manoscritti di Tetro, ne porta alla luce il rimosso ma, al contempo, rischia di finire egli stesso preda di una realtà troppo pesante per poter essere sostenuta.

In chiusura un suggerimento che ogni tanto si rivela necessario: cercate di non farvi raccontare lo snodo della vicenda. Finireste col guardare la falena dalla parte sbagliata.


(da mymovies)

14.12.09

Italo Calvino alla radio




IL TERZO ANELLO - AD ALTA VOCE


dal 7 dicembre 2009, dal lunedì al venerdì,

dalle 9.00 alle 9.30 e dalle 14.00 alle 14.30



Un classico "ad alta voce" sulle frequenze di Radio3: una lettura di dodici tra i più celebri romanzi della letteratura mondiale, uno al mese, accompagnata dalla grande musica di Radio3



Manuela Mandracchia
legge

Il cavaliere inesistente
di
 ITALO CALVINO


Introduzione di Wu Ming 2


A cura di Anna Antonelli e Fabiana Carobolante

con Lorenzo Pavolini



LC QUINTILIANO RINGRAZIA PER LE 20.000 VISITE
APPENA RAGGIUNTE

10.12.09

Lunedì 14.12.09 ore 20.30 c/o Conservatorio di Torino (gratuito)

Hanno partecipato alla serata i proff. Dario Coppola, Luca Debarbieri, Eleonora Sariconi con Margherita Di Pinto (IMS Regina Margherita)

Concerti De Sono


Orchestra da camera «Archi»





Markus Däunert violino


Gianluca Cascioli pianoforte



in


Bach




Concerto Brandeburghese n. 3 BWV 1048

Concerto Brandeburghese n. 6 BWV 1051



Colla


Terzo concerto

per pianoforte e orchestra
(prima esecuzione assoluta con la presenza in sala dell'autore)




Schnitte




Concerto grosso n. 6

per violino, pianoforte

e archi




Bach


Concerto per pianoforte e archi BWV 1052


7.12.09

Giovedì 10.12.09 World Press Photo h 18.50 c/o Museo Scienze Naturali

Hanno partecipato alla visita Alberto Saluzzo , Beatrice Bonino, Maddalena Gentilli, Pietro Derossi, Edoardo Lombardo, e altre 4 studentesse del Liceo Alfieri col prof. Dario Coppola


World Press Photo

Museo Regionale di Scienze Naturali - Via Giolitti 36, Torino

Le immagini di fotogiornalismo più belle al mondo in mostra dal 27 novembre al 17 dicembre al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Dopo il grande successo dello scorso anno, si potranno ammirare gli scatti del premio World Press Photo 2009, selezionati tra i migliaia inviati alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste provenienti da ogni parte del mondo. Quest’anno il premio ha visto la straordinaria partecipazione dei fotografi cinesi e indiani. Straordinaria la presenza italiana, con ben sei fotografi: Giulio Di Sturco, Davide Monteleone, Paolo Verzone, Massimo Siragusa, Mattia Insolera e Carlo Gianferro.





4.12.09

Mercoledì 09.12.09 c/o Cinema Ambrosio ore 19.55

Alla serata hanno partecipato
Pietro Derossi e Maddalena Gentilli (Liceo Alfieri), Lorenzo Piraino (Liceo D'Azeglio), Irene Fusi, Lorenzo Garnero, Jacopo Villani (Liceo Giusti), Alberto Zanello (Università TO) e i proff. Dario Coppola e Luca Debarbieri.
A Serious Man
Un film di Joel Coen, Ethan Coen. Con Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick, Adam Arkin, Aaron Wolff, Jessica McManus, Brent Braunschweig, David Kang, Benjy Portnoe, Jack Swiler, Andrew S. Lentz, Jon Kaminski Jr, Ari Hoptman, George Wyner, Fyvush Finkel, Katherine Borowitz, Steve Park, Amy Landecker, Allen Lewis Rickman, Raye Birk, Peter Breitmayer, Stephen Park, Simon Helberg, Alan Mandell

Commedia, durata 105 min. - USA, Gran Bretagna, Francia 2009Una messe di guai per un uomo semplice nel Mid West del 1967 e nello splendore registico dei Coen


di Marzia Gandolfi
 
Da qualche parte nel Mid West, 1967. Larry Gopnik è un professore di fisica con poche pretese e molti guai. La moglie gli preferisce il più serio Sy Ableman e vuole un divorzio rituale per (ri)sposarsi nella fede, il figlio fuma spinelli e ascolta i Jefferson Airplane in attesa di celebrare il suo Bar mitzvah, la figlia lava principalmente i capelli e gli ruba il denaro per rifarsi il naso, il fratello russa sul suo divano e redige un diario sul calcolo delle probabilità, uno studente coreano lo corrompe col denaro e lo minaccia di diffamazione, una bella vicina si offre nuda ai raggi del sole e al suo sguardo, un vicino di casa taglia la sua erba sempre meno verde. Travolto da una messe di guai, Larry si rivolge a uno, due e tre rabbini per ascoltare la parola di Hashem e interpretare la sua volontà. In attesa di una cattedra all'Università, dell'esito delle lastre e dell'arrivo dell'uragano, Larry insegue la strada per diventare un mensch, un uomo serio.


Come sempre, dietro e prima di ogni storia coeniana c'è un piccolo evento, un incontro fortuito, una notizia di cronaca, un romanzo o addirittura un poema in versi, insomma ogni cosa può diventare pretesto e scintilla per avviare la giostra dell'assurdo e lo splendore registico dei fratelli di Minneapolis. Questa volta il sipario si alza su uno shtetl (שטעטל) polacco dove un uomo, una donna e un supposto dybbuk, ovvero un'anima posseduta, interagiscono e parlano una lingua antica e minoritaria, l'yiddish.


Vocabolarietto per comprendere meglio il film

  • Dybbuk è l'anima di una persona defunta alla quale è stato vietato l'ingresso in paradiso. Nella tradizione ebraica, il Dybbuk è uno spirito malizioso in grado di possedere gli esseri viventi. Si ritiene che sia spirito disincarnato di una persona morta. Si narra che i Dybbuk siano fuggiti da Gehenna, un termine ebraico traducibile liberamente con la parola "Inferno", o che siano stati da lì allontanati per trasgressioni talmente gravi, come il suicidio, tali da non permettere allo spirito di restarvi. La parola "Dybbuk" deriva dall'ebraico "דיבוק", che significa "attaccamento": il Dybbuk si attacca al corpo di una persona vivente e coabita in esso.

  • Lo yiddish (ייִדיש yidish o אידישidish, letteralmente: "giudeo/giudaico") o giudeo-tedesco è una lingua germanica del ramo germanico occidentale, parlata dagli ebrei originari dell'Europa orientale. È parlata da numerose comunità in tutto il mondo ed è scritta con i caratteri dell'alfabeto ebraico. La lingua trae le sue origini dalla cultura degli ebrei ashkenaziti, sviluppatasi nel X secolo in Renania, e poi diffusasi nell'Europa centrale e orientale. Nell'uso comune, tale lingua era definita מאַמע־לשון (mame-loshn = "lingua madre"), per distinguerla dall'ebraico biblico e dall'aramaico, generalmente definiti entrambi come לשון־קודש (loshn-koydesh = "lingua sacra"). Il termine yiddish non fu molto usato per definire la lingua e la sua letteratura, per lo meno fino al XVIII secolo.

  • Bar mitzvah (בר מצווה, figlio del comandamento), Bat mitzvah per le ragazze, (בת מצווה, figlia del comandamento), è un termine per indicare il momento in cui un bambino ebreo raggiunge l'età della maturità (12 anni e un giorno per le femmine, 13 anni e un giorno per i maschi) e diventa responsabile per se stesso nei confronti della Halakhah, la legge ebraica. Prima del raggiungimento di questa età, la responsabilità per il comportamento dei bambini ricade, religiosamente parlando, sui genitori. Dopo essere diventati figli del precetto, i ragazzi sono ammessi a partecipare all'intera vita della comunità al pari degli adulti e diventano personalmente responsabili della ritualità, dell'osservanza dei precetti, della tradizione e dell'etica ebraica.
 
  • Il Tetragramma (in ebraico  יהוה, la cui pronuncia, concessa solo al Kohen Gadol nel giorno di Kippur e secondo l'Halakhah altrimenti proibita, diversamente dai principi rivelati della tradizione ebraica è secondo alcune teorie Jahwèh, è considerato nella Bibbia ebraica come il nome proprio di Dio. È formato da quattro consonanti; si scrive in un modo e si legge in diversi altri di cui uno in particolare è il più utilizzato: HaShem (cioè: "il Nome") e, tra le varie traduzioni possibili, la più comune è l'Eterno.

  • Il termine ghetto deriva dal Ghetto di Venezia del XIV secolo. Prima che venisse designato come parte della città riservata agli ebrei, era una fonderia di ferro (dal veneziano geto, pronuziato ghèto dai locali ebrei Aschenaziti di origine germanica, inteso come getto, cioè la gettata di metallo fuso), da cui il nome. Alcuni affermano che la parola derivi da borghetto, "piccolo borgo" o dall'ebraico get, letteralmente "carta di divorzio".

(da Wikipedia)


Un secolo dopo e in un continente altro, i Coen voltano pagina e piombano nel Mid West attraverso un auricolare che suona "Somebody to love" nell'orecchio di un indisciplinato studente ebreo. Il prologo, avulso dalla storia che segue ma iscritto nel corpo del film, favorisce il gioco interpretativo e lo impone come strumento necessario e come parte integrante della sceneggiatura. Frammento estraneo alla vicenda dominante che tuttavia la presenta e la connota in senso ebraico.

Come già dimostrato da Marge, l'agente incinta di Fargo, nel più stupido dei mondi possibili che annichilisce i soggetti, c'è spazio anche per “l'uomo ordinario” per il quale la realtà non è a tutti i costi il peggior mondo possibile. Per questa ragione il dio-regista a due teste si diverte a tormentare Larry Gopnik, a giocargli irridenti scherzi (la morte di un grasso avvocato), rovesciandone repentinamente prospettive ed attese.

A serious man si impegna a raccontarci l'impossibilità di una famiglia (e di una vita) perfetta e l'irraggiungibilità di una felicità inattaccabile. La telefonata di un medico o l'occhio di un ciclone possono abbattersi impietosi, costringendo nella riserva onirica dell'immaginazione gli impossibili desideri di un uomo semplice, di un marito improbabile ma probabilmente innamorato.

Il professore ebreo di Michael Stuhlbarg come il drugo Lebowski e il barbiere "che non c'era" vengono trascinati in un'incredibile sciarada di disavventure contro la propria radicale apatia. Sospeso tra l'orrore per il caos della vita e la noia esistenziale, Larry si rivolge a tre rabbini per non precipitare nel vuoto e in un movimento insensato. La risposta è un grande buco di senso intorno al quale i Coen fanno scorrere le azioni dei personaggi. L'yiddish e l'ebraico diventano lingue morte di un rituale ormai privo di significato che il rabbino Marshak converte nel linguaggio e nei versi rock dei Jefferson Airplane prima dell'uragano e della fine (del film? Di tutto?).

Ancora una volta i Coen tendono fino all'estremo la corda, sfiorando un happy end, per poi capovolgere tutto con il colpo di coda dell'ultima battuta e dell'ultima inquadratura. Battuta e inquadratura che azzerano e (insieme) moltiplicano qualsiasi dubbio sul senso ultimo del film. Cabalistico.
(da mymovies)

1.12.09

Giovedì 03.12.09 c/o Cinema Reposi ore 19.45



L'uomo che fissa le capre

Un film di Grant Heslov. Con George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges, Kevin Spacey, Stephen Lang, Nick Offerman, Tim Griffin, Waleed Zuaiter, Robert Patrick, Rebecca Mader, Glenn Morshower, Stephen Root, Brad Grunberg, Terry Serpico, Robert Curtis-Brown, Matt Newton, Joelle ten Damme, Steve Witting, Arron Shiver, Wiley M. Pickett, Billy Lockwood, Alexandra Krizman, Frank Powers, Brian Tester, McCaleb Burnett, Hrach Titizian, Robert Farrior, Paul J. Porter, Jacob Browne, Burly Cain, William Sterchi, Drew Seltzer, JJ Raschel, Reginald Huc, Shafik N. Bahou, Samuel Ray Gates, Morse Bicknell, Merik Tadros, Todd La Tourrette

Titolo originale The Men Who Stare At Goats. Commedia, durata 93 min. - USA, Gran Bretagna 2009. - Medusa uscita venerdì 6 novembre 2009. Commedia stupefacente che combatte le guerre col flower power


di Marzia Gandolfi
 
Bob Wilton è un giornalista pavido e impacciato, abbandonato dalla moglie e a caccia dello scoop della vita. Inviato di guerra in Iraq nel tentativo disperato e maldestro di attirare l'attenzione della fedifraga consorte, Wilton incontra lo stralunato Lyn Cassady, soldato Jedi e monaco guerriero appartenente alla New Earth Army, un'unità sperimentale dell'esercito americano che vuole "combattere" le guerre col flower power. In grado di attraversare i muri e di fermare con lo sguardo il cuore di una capra, abili nel leggere nel pensiero del nemico e nel dissolvere le nuvole nel cielo, l'esercito hippy, fondato dallo stupefacente Bill Django, accoglie tra le sue fila il giornalista, iniziandolo al lato nobile della Forza. Tra rapimenti, vagheggiamenti e dosi massicce di LSD, Bob Wilton scriverà il suo articolo e ristabilirà l'equilibrio nella Forza.


Ispirato (forse) a un'incredibile storia vera e trasposto (innegabilmente) dal libro di Jon Ronson, L'uomo che fissa le capre è una commedia demenziale, nera e dissacrante verso quei monumenti intoccabili dell'autorità trattata spesso con reverenza (America's Army). La scrittura efficace di Grant Heslov, sceneggiatore di Good Night, and Good Luck e osservatore lucido dei costumi americani, si fa immagine demitizzante nel suo film d'esordio. Anche questa volta i tempi sono giusti e le intenzioni incoraggianti.

Il sapore del cinema americano d'impegno è ribadito dalle pagine e dallo sguardo del regista-sceneggiatore, che tratta con acuto cinismo argomenti serissimi e assesta una tipica vicenda da film di guerra dietro il filtro di una comicità irresistibilmente illogica. Pienamente a proprio agio nelle situazioni comiche, Heslov realizza col sorriso e attraverso una storia "realmente accaduta" un quadro molto critico della politica americana, popolata, ieri come oggi, da individui perfettamente amorali.
Abile nel sondare le ambiguità dell'esercito e i retroterra inquieti della scena militare, L'uomo che fissa le capre dà corpo a soldati (super)eroi e a una società divisa tra paura e patriottismo, guerre coloniali e senso civile, responsabilità e vendette. Come l'ufficiale "illuminato" di Jeff Bridges, che è stato in Vietnam da ragazzo e che non vuole assistere a un nuovo massacro, che ha lottato in quella guerra con le pallottole e che adesso vuole combattere con fiori, parole e gocce di LSD sciolte nel rancio.

L'uomo che fissa le capre disinnesca la serietà della guerra e dei suoi "corpi speciali" attraverso dialoghi sagaci e l'intensità burlesca dei suoi attori, George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges e Kevin Spacey, tutti perfettamente in parte.

Un film che produce il piacere assoluto della visione, pieno zeppo di trovate eccellenti: parodie, new age, giochi linguistici, citazioni, filosofia "star wars", che dimostrano una volta ancora che il cinema può essere più esplosivo della polvere da sparo.
(da mymovies)

29.11.09

Lunedì 30 novembre 2009 ore 19.40 c/o Cinema Reposi

Gli abbracci spezzati

Un film di Pedro Almodóvar. Con Penelope Cruz, Lluís Homar, Blanca Portillo, José Luis Gómez, Rubén Ochandiano, Tamar Novas, Marta Aledo, Agustin Almodóvar, Enrique Aparicio, Yuyi Beringola, Javier Coll, Juan Bautista Cucarella, Sabine Daigeler, Sergio Díaz, Lola Dueñas

Titolo originale Los Abrazos Rotos. Drammatico, durata 129 min. - Spagna 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 13 novembre 2009.
Un magistrale omaggio al cinema classico che cancellando la passione conserva la qualità


di Giancarlo Zappoli

Mateo Blanco è stato un regista. Oggi non lo è più. È un non vedente che ha deciso di tagliare i ponti con il passato cambiando anche nome. Ora firma romanzi, soggetti e sceneggiature con lo pseudonimo Harry Caine. È ancora un uomo affascinante che ha deciso di prendere dalla vita quello che gli può ancora dare ma, al contempo, che sa di avere un grande bisogno dell'assistenza della produttrice Judit e di suo figlio Diego. La donna conosce perfettamente il tragico triangolo che ha visto coinvolto Mateo, il ricco Ernesto Martel e l'affascinante Lena. Harry deciderà di narrarlo anche a Diego.

Pedro Almodóvar può essere definito il Giano Bifronte del cinema contemporaneo. Come l'antica divinità ha uno sguardo che si volge al passato e uno indirizzato al presente e al futuro. Alternativamente, e secondo modalità che verrebbe da definire programmatiche, ce ne presenta ora l'uno ora l'altro. Se in Volver l'occhio era rivolto a un presente di passioni e di sentimenti che si volgevano verso un passato individuale che ne innervava l'essenza, in Gli abbracci spezzati lo sguardo è rivolto rigorosamente all'indietro, verso il cinema e il piacere della costruzione narrativa tanto inattaccabile quando fredda.

Tutto è magistrale nel suo cinema e quindi anche qui. La cecità come condizione esistenziale in cui l'immagine si fa ricordo, il cinema classico che finisce con l'ispirare addirittura il titolo del film (la sequenza del ritrovamento dei due cadaveri colti abbracciati dalla lava in Viaggio in Italia di Rossellini vista dai due protagonisti in un momento di distesa intimità), il cinema che narra il farsi del cinema nello stesso momento in cui mette in gioco un artificio narrativo tanto palese da dover essere denunciato («Questo è un fatto che succede solo nei film»). Tutto ciò e molto altro è presente nel film del regista mancheco che sfoggia come sempre rigore stilistico e cinefilico. Onore al merito. Ma la sua grandezza si esalta maggiormente quando, sulle orme del suo conterraneo letterario, combatte, vincendo, con i mulini a vento che agitano il cuore dell'essere umano.
 (da mymovies)

ARCHIVIO del sito


La mia foto
SEDE via Filadelfia, 42 - 10134 Torino, Italy
Consiglio Direttivo: Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino. Per l'iscrizione all'Associazione si può richiedere il modulo in sede o a un membro del Consiglio Direttivo. Mail: ovidiodariocoppola@alice.it
L' ASSOCIAZIONE QUINTILIANO è stata ideata da Dario Coppola nel 2000

ed è stata fondata nel 2010 con Emanuele Amo, Davide Biagioni, Federico Garino, Irene Fusi, Alberto Saluzzo, Jacopo Villani, Alberto Zanello. A questi soci fondatori sono stati aggiunti, con nomina del presidente, Antonino D'Ambra e Daniele Grillo.

collegamento con Q TV

https://www.youtube.com/watch?v=IFy741kbxrQ

Translate

Post più popolari

Quintiliano è su FACEBOOK

Quintiliano è su FACEBOOK
cliccare sul logo per raggiungere il gruppo

Quintiliano è su YOUTUBE


cliccare sui loghi per raggiungere i nostri canali

ALTRI LABORATORI (IN STAND BY)

Archivi Q Territoriali

BREVE STORIA dell'Associazione



ASSOCIAZIONE CULTURALE QUINTILIANO - Il 24 settembre 2010 viene costituita a Torino l'Associazione Quintiliano, che opera in città con i suoi comitati territoriali e laboratori scolastici. La fondazione deriva dall'esperienza laboratoriale iniziata nel 2001.
Nel 2001, a Torino, è partito il progetto del primo Laboratorio Culturale che, con le sue attività didattiche, ha contribuito e contribuisce alla costruzione della personalità degli studenti che ancora lo frequentano, aprendo loro gli orizzonti del sapere. Dopo una prima fase sperimentale, il laboratorio è stato ideato, dal prof. Dario Coppola, e ha così preso corpo nel 2004 con l'acronimo LDG, cioè Laboratorio Didattico del Giusti, il liceo torinese nel quale l'attività ha visto i suoi esordi raccogliendo l'eredità di un grande docente di quel liceo, alla cui memoria il laboratorio è perciò stato dedicato: si tratta del prof. Giorgio Balmas.
Dal 2007 il progetto ha allargato il suo raggio d'azione ed è diventato un laboratorio interscolastico al quale, nella IIIB (2008-09) del Liceo Alfieri, è stato attribuito dal fondatore il nome LC QUINTILIANO. Da allora, il laboratorio ha raggiunto con le sue proposte anche gli studenti e i docenti di altre prestigiose scuole torinesi, e della provincia, come il Copernico, il D'Azeglio, il Majorana di Moncalieri e di Torino, il Gioberti, il Cattaneo, il Ferraris, il Cottini, lo Spinelli, lo Steiner, il Gobetti, il Regina Margherita, il Grassi, il Conservatorio Verdi e - anche - l'Università degli Studi e il Politecnico di Torino.
Nel 2009 sono stati attivati nove laboratori paralleli del Quintiliano corrispondenti alle redazioni scolastiche attive nei settori dell'istruzione secondaria (scuole superiori) e degli atenei torinesi.
Nel 2010 viene stilato il progetto della costituzione di un'Associazione Culturale che comprenda i laboratori già attivi e quelli da attivare.

Le proposte culturali dei laboratori sono di vario tipo:

THEATRUM: visione di spettacoli, a teatro;

AUDITORIUM: ascolto di concerti;

CINEFORUM: visione critica di film al cinema; partecipazione a rassegne cinematografiche;

SYMPOSIUM: incontro, con cena, per socializzare e riflettere informalmente, a caldo, sullo spettacolo cui si è assistito, anche con l'ausilio di schede didattiche;

CIVES: approfondimenti su legalità, educazione alla cittadinanza, Costituzione Italiana;

LUDUS: appuntamenti etico-sportivi;

ETHNE: partecipazione alle iniziative multietniche del territorio;

PACHA MAMA: iniziative ambientali ed ecologiche;

GANDHI: iniziative non-violente contro ogni tipo di discriminazione;

AGORÁ: dibattiti su temi d'attualità per la formazione delle opinioni;

BIBLOS: presentazione di libri;
ARTIFICIUM: promozione dei talenti artistici dei nostri allievi ed ex-allievi e progettazione delle visite alle mostre d'arte;
MNEMOSYNE: recupero delle nostre origini culturali nella storia (viaggio nella memoria, rievocazioni, visite a mostre, spettacoli, conferenze, lezioni introduttive alla storia del teatro, del cinema, della televisione e della radio);
MONOGRAPHIA: presentazioni monografiche interdisciplinari di autori attraverso significative opere che hanno arricchito il nostro patrimonio culturale;
EXPERT: trattazione di tematiche, da parte di esperti, per conoscere meglio le dinamiche dei fenomeni che ci presentano l'attualità e la storia;
DOSSIER: approfondimenti, documentazioni, testimonianze, recensioni, raccolte, relazioni, ricerche e tesine;
IN ITINERE: viaggi di istruzione brevi fuori urbe;
CAUPONA: incontri per accrescere e raffinare la cultura enogastronomica;
AUGUSTA TAURINORUM: lezioni itineranti nei luoghi storici della nostra città, che hanno visto transitare i maestri del sapere, e che ancora ne conservano l'eco;

DHARMA: appuntamenti con la filosofia e la spiritualità;
BERUF: informazione e formazione economica;
REPORTER: la realtà fotografata ad arte (mostre fotografiche);
IN CONCERT: reading, tendenze musicali, concerti;
CINEFERIAE: visione critica di film su richiesta degli studenti durante le vacanze.

Inoltre, il settore Informazione dei Laboratori comprende:


MONITOR: avvisi e segnalazioni;
VADEMECUM: segnalazioni di eventi culturali nel territorio urbano;
IN AETHERE: la cultura in tv o via radio;
NEWS: notizie dalle scuole collegate col nostro laboratorio;
WEB: notizie dalla rete.

Nel 2009 sono stati aperti anche:
1) un gruppo ufficiale su Facebook;
2) un canale video "LC QuintilianoTV" su YouTube, che consente un'espressione ulteriore della creatività comune di chi continua a costruire i nostri laboratori.
Gli studenti "storici" che, negli anni passati, hanno contribuito, insieme a decine di altri, con il coordinatore a condurre QUINTILIANO sono stati:

GUGLIELMO SANDRI GIACHINO (2005-06)
NICOLO' STROCCO (2006-07)
FLAVIO MERGOTTI (2007-08)
FEDERICO GARINO (2008-09)
ALBERTO ZANELLO (2008-09)
DAVIDE BIAGIONI (2008-09)
FEDERICO SILVESTRI (2008-09)
JACOPO VILLANI (2009-10)
ALBERTO SALUZZO coordinatore della costituenda Associazione Culturale (2009-10)


dal 24 settembre 2010:

data della costituzione dell'Associazione Quintiliano
Elezione del primo
Consiglio Direttivo (2010 - 11)
Presidente: Dario Coppola. Vice Presidente: Davide Biagioni (da settembre a dicembre 2010); Emanuele Amo (da gennaio 2011); Tesoriere: Federico Garino; Segretario: Alberto Saluzzo (da settembre 2010 a gennaio 2011); Davide Biagioni (da febbraio 2011); Altri Consiglieri: Alberto Zanello, Jacopo Villani, Antonino D'Ambra, Irene Fusi, Daniele Grillo.


dal 24 settembre 2011:
secondo Consiglio Direttivo (2011-12)

Presidente: Dario Coppola; Vice Presidente: Anton De Nicolò; Tesoriere: Stefano Marino; Segretario organizzativo: Ario Corapi (da settembre 2011 a marzo 2012); Jacopo Villani (da marzo 2012). Comitato esecutivo: ai consiglieri sopra citati si aggiungono i sottotesorieri Alessandro Minetti, Jacopo Villani (fino a marzo 2012), Ario Corapi (da marzo 2012) e i sottosegretari Bernardo Basilici Menini, Marcello Fadda.





L'ASSOCIAZIONE NEL PERIODO COMPRESO FRA IL 2013 E IL 2019 ENTRA IN PAUSA E SI LIMITA SOLO A PROMUOVERE EVENTI DI ALTRE ASSOCIAZIONI. NEL 2019 SI TENTA DI RIPRENDERE MA ARRIVA LA PANDEMIA. COL 2022 RIPARTONO I GRANDI EVENTI. LA COMUNICAZIONE SI ARRICCHISCE INOLTRE DEL CANALE INSTAGRAM quintiliano_associazione SEDE ATTUALE: via Filadelfia, 42 Torino Prima sede legale: piazza Vittorio Veneto 13, Torino

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le immagini, i video e gli audio sono tratti dal web, valutati quindi di pubblico dominio.