Racconti dell'età dell'oro
Un film di Hanno Höfer, Cristian Mungiu, Constantin Popescu, Ioana Uricaru, Razvan Marculescu. Con Alexandru Potocean, Teodor Corban, Emanuel Parvu, Avram Birau, Paul Dunca. Viorel Comanici, Ion Sapdaru, Virginia Mirea, Gabriel Spahiu, Vlad Ivanov, Tania Popa, Liliana MocanuTitolo originale Amintiri din Epoca de Aur. Commedia, durata 100 min. - Romania, Francia 2009. - Archibald Enterprise
Scheda Cast Cinema News Trailer Poster Frasi Rassegna Stampa Pubblico Forum Chat Shop
MYmovies 2009 -
Un film di Hanno Höfer, Cristian Mungiu, Constantin Popescu, Ioana Uricaru, Razvan Marculescu. Con Alexandru Potocean, Teodor Corban, Emanuel Parvu, Avram Birau, Paul Dunca. Viorel Comanici, Ion Sapdaru, Virginia Mirea, Gabriel Spahiu, Vlad Ivanov, Tania Popa, Liliana MocanuTitolo originale Amintiri din Epoca de Aur. Commedia, durata 100 min. - Romania, Francia 2009. - Archibald Enterprise
Scheda Cast Cinema News Trailer Poster Frasi Rassegna Stampa Pubblico Forum Chat Shop
MYmovies 2009 -
di Marianna Cappi
film 2009 Racconti dell'età dell'oro
Film collettivo alla maniera della commedia all'italiana degli anni di Risi e Monicelli
Cinque storie di ordinaria follia nella Romania straordinariamente provata di Ceausescu.
Storie di vita ordinaria in Romania sotto il regime comunista di Ceausescu. La visita dell'ispettore, la fotografia del leader da ritoccare, un maiale consegnato erroneamente vivo da tagliare, l'imbottigliamento dell'aria: cinque leggende urbane bizzarre, ridicole, commoventi. Sono I racconti dell'età dell'oro, quegli ultimi quindici anni di dittatura che hanno visto il paese in ginocchio per la fame e la povertà. Film collettivo alla maniera della commedia all'italiana degli anni di Risi e Monicelli, concepito collettivamente e non a staffetta, vede alla guida Cristian Mungiu, su tutt'altro registo rispetto a 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni, che firma uno dei cortometraggi, in compagnia di Höfer, Marculescu, Popescu e Ioana Uricaru. Lirico all'esordio, grottesco in materia di comunicazioni di massa, poi comico e surreale, l'umorismo della disperazione (ma non nella disperazione, perché sono passati gli anni) prende di mira l'obbedienza cieca, le acrobazie di un popolo che s'impone di soddisfare le richieste più arbitrarie e teme l'assurdo (se il premier francese nella foto ha il cappello e Ceausescu no potrebbe sembrare un gesto di rispetto verso il capitalismo e non deve accadere). Il neorealismo è un modello presente ma parcheggiato a latere: le operette di Mungiu e colleghi cercano il riso; sembrano dire “non eravamo cattivi, solo un po' scemi, e ci alimentavamo a vicenda”; sono curate e talvolta furbette; guardano nello specchietto retrovisore, non sudano per l'urgenza. Eppure riescono a ridisegnare un mondo, mettendo in scena generazioni diverse e differenti reazioni, plaudendo in silenzio alla sana ironia dei giovani e scuotendo talvolta troppo affettuosamente la testa rispetto alla follia dei vecchi, spesso masochista. Contenitore ideale e raccordo tra gli episodi è l'immagine delle scale interne di un condominio, riprese da un'angolatura affacciata sul vuoto che suggerisce la vertigine di chi osserva e la distanza di chi si muove in senso contrario, in salita, sotto sforzo. L'immagine che questi Tales of the golden age restituiscono del loro paese di provenienza è in molti modi “corretta”, come la fotografia di Ceausescu: il colore della disperazione è stato limato fino a sparire, il carattere popolare enfatizzato. Ma la capacità di (far) sorridere è assodata e anche quella dietro la macchina da presa.
A seguire
Un bel film che LcQuintiliano consiglia a tutti. Una sola domanda: noi abbiamo visto solo quattro racconti; e il quinto (presumibilmente quello dell'imbottigliamento dell'aria)? Ora siamo curiosi...
Nessun commento:
Posta un commento